Francia: la visita del Papa, inizio di una nuova missione

L’incontro con i giovani sarà un “momento forte”, assicura l’Arcivescovo di Parigi

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 11 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi, auspica che dalla visita di Benedetto XVI in Francia i giovani possano trarre nuovi impulsi evangelizzatori.

E’ quanto ha detto il porporato ai microfoni della “Radio Vaticana” alla vigilia della visita del Papa nel paese d’oltralpe in occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni della Vergine Maria a Lourdes.

Da subito, il Cardinale André Vingt-Trois ha detto che “un certo numero di nostri connazionali hanno di lui soltanto un’immagine mediatica, spesso di caricatura e farebbe loro piacere avere l’occasione di vederlo e di sentirlo parlare direttamente”.

“E contrariamente a quanto vorrebbero ottenere quelle campagne che mettono in giro voci malevole, credo che i cattolici francesi – e sicuramente i loro vescovi – abbiano un forte legame non soltanto con la Sede di Pietro ma anche con colui che, in questo momento, si fa carico della cura della comunione ecclesiale”.

“E’ evidente – ha continuato – che, a Parigi come a Lourdes, l’incontro del Papa con i giovani sarà un momento forte e noi speriamo che l’incontro con il Papa sul sagrato della cattedrale possa essere un nuovo invio in missione”.

“Sono, questi, i giovani che rappresentano il dinamismo della Chiesa di oggi e della Chiesa di domani – ha continuato –, e sono invitati a partecipare ad una notte di preghiera secondo le intenzioni del Papa e della Chiesa e ad una processione ‘aux flambeaux’ che nella notte attraverserà la città, come simbolo della speranza che essi rappresentano nella nostra società”.

“Per quanto riguarda il discorso che il Papa terrà al Collège des Bernardins, esso si iscrive nella pastorale vera e propria del Papa, che manifesta in molteplici occasioni la sua attenzione per il dialogo tra la fede cristiana e la cultura”, ha commentato.

Due le domande di fondo, ha continuato il porporato: “da un lato: il cammino del credente cristiano ha una credibilità tale da potersi esprimere davanti alla ragione umana, per come questa si è sviluppata?”.

“E dall’altro canto: come la ragione umana e la saggezza possono illuminare le decisioni degli uomini di oggi, siano essi credenti o non, siano essi cristiani o no?”, si è chiesto ancora.

In merito all’incontro tra il Papa e il Presidente della Repubblica francese, il porporato ha detto che si tratterà sicuramente di “un incontro protocollare di cortesia” e non il momento “per trattare argomenti particolari che vengono affrontati regolarmente negli incontri tra le istanze del governo ed i rappresentanti della Chiesa cattolica”.

“Eppure – ha precisato –, anche in questo ambito protocollare penso che possa esserci uno scambio di discorsi e di riflessioni, e non dubito che il presidente Sarkozy desideri continuare il discorso iniziato al Laterano e che il Papa gli risponderà nello stesso senso”.

“Per molti francesi, per i quali i rapporti con la loro Chiesa cattolica e con la loro tradizione cattolica sono ormai più distesi, sarà questa anche un’occasione per riscoprire alcuni aspetti della loro fede che essi avevano dimenticato e, forse, tornare ad una pratica cristiana più regolare”, ha poi concluso.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione