SANTIAGO DE COMPOSTELA, martedì, 9 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha espresso sabato il suo dolore per l’annuncio del Governo spagnolo di voler riformare la legge sull’aborto.
Durante un incontro con i giornalisti in occasione della celebrazione delle IX Giornate di Teologie dell’Istituto Teologico Compostelano, il porporato ha affermato che la questione dell’aborto “non è meramente politica”, ma “tocca le radici del genere umano”.
Il successore del Cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione vaticana ha spiegato che alla base di questa riforma “manca una visione della vita e della dignità di tutte le persone, che inizia con il concepimento”, e ha sottolineato che la questione “merita un dialogo cordiale”.
Da parte sua, il Cardinale Antonio Cañizares, Arcivescovo di Toledo, ha affermato nel fine settimana durante la sua omelia nella cattedrale che “quando la Chiesa alza la voce contro l’aborto sta esercitando un diritto fondamentale”.
La Chiesa, infatti, “deve difendere il diritto alla vita, che si antepone a qualsiasi interesse personale”.
“Essere a favore dell’aborto è come essere contro il bene più prezioso dell’uomo, che è la vita”, ha aggiunto.
Anche se questa posizione “risulta dura”, ha osservato il porporato spagnolo, la “missione della Chiesa è quella di fungere da ‘vedetta’ e di mettere in guardia l’uomo, l’umanità o quanti stanno percorrendo la via sbagliata perché cambino condotta”.