Il Papa: la speranza per l'Africa viene dalla Dottrina sociale

Il tema avrà un ruolo di spicco nel Sinodo del continente

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 4 settembre 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha fatto appello a un impegno comune per ridare speranza all’Africa sulla base della Dottrina sociale della Chiesa. E’ quanto si legge in un messaggio in cui si annuncia il tema dominante del Sinodo dei Vescovi del continente che si svolgerà il prossimo anno in Vaticano.

Il Papa lo ha spiegato in una lettera inviata al Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar es Salaam (Tanzania) e Presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM), in occasione dell’incontro continentale sul Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, svoltosi nella capitale tanzaniana dal 27 al 30 agosto.

La riunione, inaugurata dal Cardinale Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, a cui si deve l’organizzazione dell’incontro, ha avuto come tema “Verso una nuova evangelizzazione della società africana”.

Nel suo messaggio, il Papa ha chiesto ai partecipanti di aiutare a preparare con la loro riflessione sulla giustizia sociale la seconda Assemblea per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, da lui indetta per il mese di ottobre 2009 sul tema “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace: ‘Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo’”.

“Con le vostre deliberazioni prestate particolare attenzione alle varie sfide che il continente deve affrontare, promuovendo quei ‘luoghi di apprendimento e di esercizio della speranza’ che ho descritto nella mia Lettera Enciclica Spe salvi”, afferma il Santo Padre nel suo messaggio.

Nel documento finale dell’incontro, i partecipanti hanno pubblicato 41 raccomandazioni per il Sinodo dei Vescovi dell’Africa.

Tra le altre cose, propongono che “le religioni tradizionali coesistano con il cristianesimo”, perché “c’è bisogno di dialogo e di approfondimento della fede”.

I Vescovi e i sacerdoti dovrebbero inoltre “essere incoraggiati e persuasi a impegnare i laici nello studio del Compendio”. Un’altra proposizione chiede di “popolarizzare il Compendio semplificandolo”.

Allo stesso modo, si propone il “dialogo con i politici, condividendo i valori che combatteranno e fermeranno il tribalismo, la corruzione, ecc.”.

“Perché la Chiesa in Africa sia credibile, dovrebbe essere preparata a condurre un’autoanalisi”, si afferma, così come “dovrebbe essere valorizzato il ruolo delle donne nella Chiesa”.

La Chiesa deve anche “esortare i fedeli a impegnarsi nelle attività economiche, come la produzione di cibo e la difesa delle risorse naturali”.

“Promuovere il dialogo, le discussioni e le attività interreligiose per favorire la riconciliazione” è un’altra proposta, come quella di “creare delle reti tra le Chiese africane per permettere loro di condividere le loro esperienze per la crescita reciproca”.

L’ultima proposta è “invitare il Santo Padre a pubblicare l’esortazione post-sinodale in Africa”.

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ZENIT Staff

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