India: dopo le inondazioni, la Caritas in aiuto di 270.000 vittime

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 3 settembre 2008 (ZENIT.org).- La Caritas lancia un appello per raccogliere 5.600.000 dollari per aiutare i sopravvissuti alle catastrofiche inondazioni che hanno devastato l’India nord-orientale.

Più di 2,5 milioni di persone nello Stato del Bihar sono fuggite dalle acque dopo che il fiume Kosi ha rotto gli argini il 18 agosto in seguito alle forti piogge monsoniche, ricorda un comunicato dell’organizzazione ricevuto da ZENIT.

Tra 60.000 e 80.000 persone sono ancora intrappolate; nelle zone più remote hanno trovato rifugio sui tetti e sugli alberi.

Caritas Internationalis, che riunisce 162 organizzazioni caritatevoli nazionali, progetta di fornire alimenti a 270.000 persone con una razione mensile di cibo per famiglia, rifugi temporanei e utensili di prima necessità.

La Caritas fornirà anche servizi sanitari di base alle famiglie e alle comunità colpite attraverso personale medico qualificato e altri collaboratori.

Caritas India e i Catholic Relief Services (membro Caritas negli Stati Uniti) si occuperanno delle operazioni sul posto.

Il direttore esecutivo di Caritas India, fr. Varghese Mattamana, ha detto che “c’è un’alta possibilità che la situazione peggiori in breve tempo. Da quando si sono verificate le inondazioni, la gente si sta rifugiando sui tetti o sugli alberi, e queste sistemazioni temporanee si sono dimostrate fatali. Dobbiamo provvedere a una rapida evacuazione di quanti sono ancora in pericolo”.

“La situazione è tale che le persone non hanno altra scelta che dipendere dagli aiuti esterni per la loro sopravvivenza – ha aggiunto –. Le squadre della Caritas hanno compiuto una rapida valutazione nei distretti interessati di Madhepura, Saharsa e Purnea. Stiamo già lavorando sul posto e questo appello ci aiuterà a rispondere meglio alle urgenti necessità dei sopravvissuti”.

Le inondazioni attuali, avverte fr. Mattamana, “sono così gravi da aver totalmente alterato gli schemi abitativi di decenni, se non di secoli, con le acque che hanno invaso villaggi, fattorie, campi, edifici e altre infrastrutture relativamente sicuri”.

I Catholic Relief Services stanno anche predisponendo delle imbarcazioni per evacuare le famiglie verso i campi di assistenza, dove potranno ricevere cibo e altri servizi. Le imbarcazioni saranno dotate di equipaggi di salvataggio che hanno ricevuto una formazione dai partner locali.

Caritas India fornirà a 300 ospedali mobili medicinali per le vittime. Predisporrà anche un team di medici per far fronte alle malattie.

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ZENIT Staff

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