Vanno a ruba i santini nelle edicole

“Non è un opera solo per collezionisti”, sostiene Graziano Toni

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di Antonio Gaspari

ROMA, martedì, 2 settembre 2008 (ZENIT.org).- E’ già giunta al terzo numero l’opera a fascicoli settimanali “Santini da Collezione” (edizioni Hachette).

Tante le edicole che hanno esaurito i numeri in distribuzione, mentre cresce il numero di richieste e il dibattito nella rete internet.

“Santini da collezione”, è un’iniziativa editoriale che cerca di raccontare la storia dei santi con gli scritti e le immaginette d’epoca.

I Santini sono l’espressione che la tradizione popolare, la devozione e la bellezza artistica hanno inventato per ricordare e diffondere la memoria dei santi.

In questo contesto l’iniziativa editoriale di Hachette assume uno spessore che va molto al di là di un servizio per collezionisti.

Graziano Toni, che ha sviluppato l’idea e messo a disposizione la sua vasta collezione, ha detto a ZENIT che uno degli obiettivi è quello di “far conoscere la storia dei santi, soprattutto ai bambini”.

Il collezionista ha raccontato di aver ereditato la passione per i santini dal suo parroco, don Pietro Piani, “il quale alla fine di ogni messa distribuiva a noi bambini una immagine sacra, indicando la storia e la preghiera”.

“La sorpresa – ha continuato – l’ho avuta a 18 anni quando don Pietro mi ha regalato la sua intera collezione di 400 santini, tutti raccolti e ordinati. Mi ha detto che me li regalava perchè aveva notato in me una sensibilità particolare per queste immaginette sacre. Ero felicissimo di questo dono, e non avevo ancora capito la responsabilità che don Pietro mi aveva trasmesso”.

Da quel momento Toni ho cominciato a chiedere santini ad amici, parroci e suore; è andato alle fiere per cercare i santini, ha conosciuto altri estimatori e collezionisti. Il tutto per arricchire la sua collezione che è diventata una della più fornite d’Europa.

Allo stesso tempo ha cominciato a studiarne le immagini, scoprendo la storia, le forme, i diversi modi di stampa, il significato dei segni contenuti, le preghiere.

Ad un certo punto ha realizzato che così come aveva fatto il suo parroco con lui, non poteva tenere solo per sé tanta ricchezza, spirituale, artistica, di tradizione, ed ha cominciato a pensare come rendere fruibile questo patrimonio soprattutto per i bambini.

L’idea di stampare album con i santini come figurine, adatto non solo ai collezionisti, ma a disposizione del pubblico più vasto, gli frullava già da tempo nella testa.

Toni avvertiva anche la necessità di questa opera, perché, “con la secolarizzazione, di santini in molte chiese non se ne trovano più, e della storia dei santi, i bambini sanno sempre meno”.

“Invece – ha constatato il promotore dell’opera –, è molto importante, soprattutto per i bambini, conoscere almeno la storia del santo che porta il suo nome, perché gli fa capire di essere parte di un progetto di bene”.

Inoltre, ha spiegato Toni, “è molto rassicurante poter fare riferimento e sapere di essere in qualche modo legati e protetti da questi santi in paradiso”.

Il primo tentativo di pubblicare un album dei santini è stato ben accolto dal pubblico, ma è fallito per una serie di debolezze economiche di cui soffriva la casa editrice.

Il secondo tentativo è attualmente in distribuzione nelle edicole e sembra prefigurarsi come un nuovo genere editoriale.

“Nei santini pubblicati – ha precisato Toni –, non c’è solo l’arte sacra, le preghiere, la devozione e la fede di un popolo, ma anche la storia personale di tanti”, perché “ci sono alcuni santini in cui abbiamo pubblicato le parole di commento, gli appunti di chi l’ha posseduto”.

“Chissà quante emozioni, preghiere, carezze, gioie, speranze, sofferenze e dolori, si sono riflesse in ognuna di quelle immaginette”, ha affermato Toni.

[Per maggiori informazioni: http://www.hachette-fascicoli.it/opere-minisito-abbonati/Santini.htm]

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ZENIT Staff

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