Sobrietà negli stili di vita per difendere la terra

L’invito della Chiesa italiana nella Giornata per la salvaguardia del Creato

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ROMA, lunedì, 1° settembre 2008 (ZENIT.org).- Un invito ad una “conversione ecologica”. E’ quello proposto dai Vescovi italiani che in occasione della terza giornata per la salvaguardia del Creato, che si celebra questo lunedì, hanno redatto un messaggio sul tema “Una nuova sobrietà, per abitare la terra”.

“Il pianeta – si legge – è la casa che ci è donata perché la abitiamo responsabilmente, custodendone la vivibilità anche per le prossime generazioni”.

Fondamentale, sottolineano i presuli, “la cura per un uso efficiente dell’energia, come pure la valorizzazione di fonti energetiche rinnovabili e pulite”, oltre a “una sobrietà intelligente”, in grado di “rendere meno gravoso il problema della gestione dei rifiuti”.

In una intervista alla Radio Vaticana, monsignor Paolo Tarchi, Direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha commentato che a suo avviso “chi soffre maggiormente un uso sconsiderato delle risorse del pianeta, certamente sono soprattutto le persone più povere”.

“Per questo – ha precisato –, è necessario avere uno sguardo sull’ambiente che, se da un lato recupera questa dimensione di una casa che è per tutti, dall’altro invoca anche un uso giusto per tutti delle risorse”.

“Lo slogan che ha pervaso e pervade ancora il nostro modo di agire – l’”usa e getta” – certamente chiede di essere ripensato in una logica in cui si fa uso delle cose, di quelle che servono e nello stesso tempo, se è possibile, si riciclano nella misura in cui questo lo consenta”, ha poi aggiunto.

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ZENIT Staff

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