Si può vivere così: da protagonisti

Comunicato conclusivo del XXIX Meeting di Rimini

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RIMINI, sabato, 30 agosto 2008 (ZENIT.org).- Si è concluso questo sabato a Rimini il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli sul tema “O protagonisti o nessuno”, a cui hanno lavorato circa 4.000 volontari e che ha contato su oltre 700.000 presenze.

Il Meeting, affermano gli organizzatori nel comunicato conclusivo, “ha mostrato che la gente non parte da discorsi o da idee astratte, ma è colpita da una presenza”.

A questo proposito, richiamano il messaggio inviato per l’occasione da Benedetto XVI, in cui il Papa ricorda “che solo Cristo può svelare all’uomo la sua vera dignità e comunicargli l’autentico senso della sua esistenza… Ecco dunque il protagonismo… ci vuole suoi collaboratori per la realizzazione del suo Regno”.

“Gli incontri del ciclo ‘Si può vivere così’ – si legge nella nota – hanno offerto la testimonianza di persone appassionate alla propria umanità, che nell’incontro cristiano hanno trovato la risposta al bisogno infinito del loro cuore e sono diventate perciò protagoniste”.

“Il loro dire di sì al Mistero li ha resi protagonisti e questo è all’origine anche del cambiamento sociale che le loro storie hanno documentato”.

“Così la mostra sulle carceri è stata una continua possibilità di incontrare la stessa novità nella presenza fisica dei carcerati che facevano da guida, mostrando un’altrimenti impossibile libertà”.

Tra i tanti temi esistenziali su cui si è riflettuto, “la solitudine è stato affrontato non come questione psicologica, ma come strada alla scoperta dell’originale dipendenza di ogni uomo che apre all’incontro con Qualcuno a cui poter credere”.

Gli interventi di personalità della Chiesa, invece, hanno “reso evidente che l’apertura verso l’altro nasce dalla coscienza della propria identità e che la fede cattolica mette nelle condizioni ottimali per incontrare chiunque sulla base della comune esperienza elementare”.

“In un momento in cui la situazione internazionale è confusa e carica di tensioni, il Meeting, fedele alla sua storia, è stato il luogo di un dialogo per la pace, i diritti dell’uomo e la convivenza tra i popoli”, si legge ancora.

Grande il rilievo dato alle tematiche politiche, dal federalismo al welfare, alla sussidiarietà e all’istruzione, senza scadere nel gossip o nelle “schermarglie fra avversari”.

“Più d’uno fra i politici e imprenditori presenti a Rimini – si afferma nel comunicato – si sono sorpresi nel riconoscere che il Meeting reale è cosa del tutto diversa e ben più interessante rispetto a quello troppo spesso rappresentato nei media”.

Al Meeting, inoltre, “si è rinnovato l’incontro con intellettuali e scrittori che hanno documentato che la cultura non è un fenomeno da accademia, ma nasce all’interno di una appartenenza e si documenta come coscienza critica e sistematica di un’esperienza”.

Ma soprattutto, i tanti incontri ed eventi “hanno mostrato la realtà di un popolo per il quale la fede è l’esperienza di una soddisfazione perché corrisponde al bisogno che ogni uomo è, ed è l’inizio di un percorso della conoscenza che fa entrare ogni volta di più nella realtà da protagonisti”.

Il titolo del Meeting 2009 – che si svolgerà a Rimini dal 23 al 29 agosto – è: “La conoscenza è sempre un avvenimento”.

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ZENIT Staff

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