"In Oriente il cristianesimo è in pericolo"

L’allarme dell’Arcivescovo ortodosso di Aleppo

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L’AQUILA venerdì, 29 agosto 2008 (ZENIT.org).- “Il cristianesimo in Oriente è in pericolo”, a lanciare l’allarme questo giovedì è stato Gregorios Yohanna Ibrahim, Arcivescovo ortodosso di Aleppo, in Siria, al “Forum internazionale sul dialogo interculturale nel Mediterraneo” svoltosi a L’Aquila.

Per il presule, riferisce “L’Osservatore Romano”, sono i numeri a parlare: “Quei quindici milioni di cristiani, contro i trecento milioni di musulmani, possono restare lì, continuando a professare il Vangelo e promuovere l’immagine dell’uomo buono. Ma se le guerre continueranno, essi saranno costretti a emigrare e, una volta andati via, non torneranno”.

L’Arcivescovo di Aleppo ha precisato che in Siria il governo incoraggia il dialogo tra le due principali religioni, cristiana e musulmana, e che i cristiani presenti partecipano ai riti musulmani, condividono le stesse scuole, gli stessi luoghi di lavoro e di svago, “ma il crescere del fanatismo islamico deve far riflettere sul futuro del cristianesimo”.

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ZENIT Staff

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