RIMINI, venerdì, 29 agosto 2008 (ZENIT.org).- In rappresentanza di più di 300 tra deputati e senatori, i parlamentari Vannino Chiti, Maurizio Lupi, Ermete Realacci, Maurizio Gasparri e Ugo Sposetti hanno lanciato un “appello per la fine della furia anticristiana in India”.
L’annuncio dell’iniziativa è stata data dall’onorevole Lupi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al Meeting di Rimini giovedì 28 agosto.
L’appello firmato dall’Intergruppo parlamentare per la sussidarietà si rivolge a “qualunque uomo che ami la pace e la libertà” al fine di “unirsi all’appello del Papa per la fine della furia anticristiana che sta attraversando la regione di Orissa in India”.
L’intergruppo denuncia un vero e proprio “pogrom” che “colpisce gente inerme, suore, sacerdoti e semplici fedeli”.
“Questi fatti impongono una mobilitazione ad ogni livello – sostiene l’appello dei parlamentari –, perché le autorità politiche indiane proteggano le comunità cristiane e perché i responsabili religiosi delle varie confessioni condannino senza riserve questa vera e propria caccia ai battezzati”.
Secondo l’Intergruppo, “non ci possono essere alibi per chi sobilla o tollera manifestazioni di fanatismo con omicidi e devastazioni di chiese”.
I parlamentari esprimono “la condanna più ferma” dell’omicidio “del leader religioso indù, usato come alibi per una vera e propria pulizia etnica a base religiosa”.
L’appello si rivolge al premier Monmohan Sing perché “il suo grande paese possa adoperare tutte le sue risorse per bloccare questa inaudita violenza”, che “se non adeguatamente combattuta, non potrà che minare l’immagine positiva dell’India e le sue relazioni con il nostro Paese”.