Romania: informazione ed ecumenismo via web

Intervista a Radu Marcel Capan, Direttore di Catholica.ro

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di Sebastian Benchea

CLUJ-NAPOCA (Romania), martedì, 26 agosto 2008 (ZENIT.org).- Un sito in Romania unisce attraverso l’informazione cattolici e ortodossi. Frutto della visita di Giovanni Paolo II nel paese, nel 1999, si chiama www.catholica.ro e gode dell’apoggio della Conferenza episcopale.

Per saperne di più abbiamo intervistato il suo Direttore, Radu Marcel Capan.

Quando e perché è stato creato il sito, e quali sono state le motivazioni all’inizio?

Capan: Abbiamo iniziato quest’attività on-line nel 1999, dopo la storia visita del Papa Giovanni Paolo II in Romania e poi per seguire quello che accade nella Chiesa universale, tradurre e offrire notizie provenienti dall’estero.

Inoltre, stava per iniziare anche il Grande Giubileo dell’anno 2000, ed è stato quindi un momento perfetto: tanti avvenimenti importanti e un grande interesse.

Nell’anno 2001 abbiamo deciso di fare il grande passo di pubblicare notizie giornaliere, mentre il 24 gennaio 2002 abbiamo lanciato Catholica.ro, dedicato esclusivamente all’informazione.

Abbiamo continuato a pubblicare e inviare le notizie via e-mail, giornalmente (8-10 notizie), e il numero dei visitatori e degli abbonati è aumentato giorno dopo giorno.

Oltre alle notizie all’inizio abbiamo avuto delle edizioni speciali, dedicate ai discorsi e alle prediche del Papa, ma anche ai documenti del magistero (messaggi per le Giornate mondiali, encicliche, esortazioni, lettere apostoliche, lettere pastorali…). Così che pochi mesi dopo l’inizio di questo servizio, Catholica.ro è stato analizzato dalla Conferenza Episcopale Romena che ha dichiarato il suo supporto, raccomandandolo ai fedeli come fonte d’informazione.

Vi occupate solo del sito Catholica.ro oppure avete altre attività che sono strettamente legate a questo?

Capan: Prima di iniziare con Catholica.ro, mi occupavo di un sito greco-cattolico. Perciò adesso continuo con due siti dedicati alla Chiesa greco-cattolica, ma anche con altri siti, a contenuto cattolico oppure dedicati a tematiche specificatamente cristiane.

Innanzitutto dalla Catholica.ro è nato il sito ProFamiglia.ro. Abbiamo constatato l’interesse dei lettori per il contenuto formativo, oltre quello dell’informazione. Nell’autunno del 2003 abbiamo deciso di lanciare ProFamilia.ro, un sito che contiene molto materiale su una vasta gamma di tematiche (catechesi, riflessioni, omelie, preghiere, materiale per genitori e per bambini, recensioni di film e altro). Catholica.ro pone quindi l’accento sull’informazione mentre ProFamilia.ro sulla formazione.

Dal desiderio di incoraggiare la presenza della Chiesa cattolica, nel dicembre 2002 è stato “lanciato” CNet.ro (Catholica NETwork), che è arrivato fino ad oggi ad avere oltre 100 siti cattolici, la maggior parte curati dalle parrocchie. Cnet.ro ha un blog dedicato alle recensioni di programmi, siti, giochi, dove i temi laici vengono letti attraverso il filtro cristiano. Per molti è una sorpresa vedere un sito dedicato alla tecnologia, ma noi sappiamo che essere cattolici non si limita al modo di comportarsi all’interno delle mura della Chiesa.

Qual è il numero degli accessi e il numero di coloro che sono inscritti?

Capan: Quando abbiamo iniziato nel gennaio del 2002 guardavo le statistiche ed ero contento di avere 10 visitatori al giorno. Bisogna ricordare che la Romania è un paese dove la maggioranza è formata da cristiani ortodossi e nel 2002 stavamo con una connessione internet dial-up. Nel frattempo il nome Catholica.ro è diventato più conosciuto e sempre più romeni si sono dotati di un accesso a internet. Infatti, se all’inizio il 70% dei visitatori era all’estero (diaspora), oggi l’80% è costituito solo utenti che vivono in Romania. In particolare, abbiamo ogni giorno, nelle giornate “tranquille”, all’incirca duemila visitatori.

Agli eventi maggiori (come la morte del Papa Giovanni Paolo II) abbiamo avuto anche dai 5 ai 10.000 visitatori unici al giorno, cosa che ha creato qualche problema al nostro modesto server. In più abbiamo duemila abbonati che ricevono attraverso l’e-mail le notizie e le edizioni speciali.

Quali difficoltà avete incontrato nell’organizzare, giorno dopo giorno, le notizie affinché il sito offrisse un ottimo servizio d’informazione religiosa?

Capan: All’inizio il problema è stato la mancanza delle notizie interne. Era molto più facile scrivere su quello che il Papa fa o su quello che succede in una Chiesa cattolica locale, traducendo le notizie riportate dalle agenzie cattoliche internazionali, piuttosto che scrivere sugli avvenimenti del nostro paese.

Era il periodo in cui una notizia si risolveva per telefono e le foto si dovevano scannerizzare. Per fortuna quei tempi sono passati. Oggi il numero delle notizie interne supera quelle esterne. Col tempo si è creato un riflesso da parte di alcune diocesi ed eparchie, che ci trasmettono automaticamente più notizie e più foto digitali riguardanti gli avvenimenti più di rilievo.

Purtroppo non tutte le diocesi e le eparchie hanno un sito o forniscono notizie, infatti non tutte hanno un ufficio stampa; c’è inoltre uno squilibrio tra alcune zone che sono più presenti rispetto ad altre. Siamo, però, fiduciosi che nel tempo potremo raggiungere questo equilibrio.

Secondo la vostra esperienza nell’informazione religiosa, quali sono le difficoltà legate alla minoranza greco-cattolica in un Paese a maggioranza ortodossa?

Capan: Credo che ogni minoranza si confronti con i problemi nel far sentire la propria voce. Purtroppo la voce della Chiesa greco-cattolica riesce con grande difficoltà a farsi strada nella società romena. Chiaramente è stato anche un periodo in cui si parlava deli contrasti tra la Chiesa greco-cattolica e la Chiesa ortodossa sulla questione delle proprietà. L’apertura degli uffici stampa in tante eparchie, come anche il nostro lavoro on-line, ha fatto sì che tutti scoprissero che i greco-cattolici non hanno solo interessi patrimoniali ma anche momenti di gioia come: bendizione di chiese, ordinazioni sacerdotali, incontri per i giovani, conferenze, pellegrinaggi etc. Oggi la presenza nei media della Chiesa greco-cattolica e della Chiesa cattolica romana è buona, ma potrebbe migliorare.

Offrite informazioni che riguardano solo i greco-cattolici e i romano-cattolici oppure anche gli ortodossi?

Capan: Da quando abbiamo iniziato il servizio di notizie abbiamo avuto una rubrica dedicata alla Chiesa ortodossa e una dedicata ad altre Chiese (della famiglia protestante, per esempio). Abbiamo molti abbonati ortodossi, inclusi pubblicazioni e chierici di questa Chiesa. Abbiamo cercato di includere nel nostro flusso di notizie tutti gli avvenimenti di maggior importanza – o di cui siamo venuti a conoscenza – della Chiesa ortodossa.

Possiamo parlare di una buona collaborazione tra il servizio d’informazione cattolico e quello ortodosso – anche se non è mai esistito un’incomprensione esplicita – ognuno prendeva dall’altro le notizie che considerava importanti per il proprio pubblico. Conoscere meglio la vita dell’altra Chiesa è sempre difficile a causa della mancanza delle fonti. Però quando riceviamo i comunicati importanti, per esempio l’elezione di un rappresentante, li pubblichiamo sempre.

Quindi si può dire che il vostro sito è impegnato nell’ecumenismo?

Capan: Oltre alla rubrica dedicata alla Chiesa ortodossa dalla Romania e alle altre chiese, abbiamo una rubrica sull’ecumenismo, dove presentiamo notizie sulla vita delle Chiesa di altri paesi e le iniziative della Chiesa cattolica. I nostri lettori sono così informati sulla Chiesa ortodossa russa, sul Patriarcato di Costantinopoli, sulla Comunione Anglicana, e sul confronto ufficiale a livello teologico. Credo che l’impegno ecumenico più importante portato avanti da Catholica.ro sia quello di presen
tare in modo equilibrato la Chiesa cattolica.

Quali sogni vi hanno guidato all’inizio, qual è stato l’evoluzione fino ad oggi e quali sono le vostre prospettive per il futuro?

Capan: Come riuscite a tenere in piedi questo servizio informativo e che difficoltà incontrate dal punto di vista economico?

Capan: Come progetto riconosciuto dalla Conferenza episcopale romena, godiamo del sostegno finanziario da parte di alcune diocesi ed eparchie. Il sostegno finaziario copre soltanto il 30-40% del necessario.

Poi c’è anche l’aiuto che riceviamo dai nostri abbonati e visitatori, attraverso donazioni che coprono tutte le spese tecniche. Il resto è coperto dalla eparchia Cluj-Gherla nella quale facciamo e svolgiamo la nostra attività, attraverso la persona di monsignor Florentin Crihalmeanu. Praticamente però, dal punto di vista economico, siamo in continua perdita, specialmente, da più di un anno a questa parte, da quando cioè abbiamo comprato altri due server. Sono momenti in cui temiamo che dovremmo mettere fine alla nostra attività su Internet, ma fino ad adesso il Signore ci ha aiutato e così possiamo continuare.

Viviamo nella speranza che un giorno potremo avere un sostentamento finanziario più solido e forse anche un’équipe più grande, della quale ci sarebbe tanto bisogno.

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ZENIT Staff

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