Cresce il fenomeno delle sette sataniche in Italia

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 19 agosto 2008 (ZENIT.org).- In Italia il fenomeno delle sette sataniche è in costante aumento. Secondo le più recenti statistiche almeno mezzo milione di persone ha contatti più o meno frequenti con queste organizzazioni conosciute molto spesso tramite musica, film e siti internet.

I più colpiti sono i giovanissimi, spesso con situazioni familiari difficili e che, in alcuni casi, fanno uso di sostanze stupefacenti.

Don Aldo Bonaiuto, alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII e responsabile del servizio antisette dell’associazione, in una intervista a “Radio Vaticana” ha invitato a “non banalizzare il fenomeno e quindi ad avere sempre quell’atteggiamento di grande attenzione e prudenza”.

“L’altro estremo è quello di attribuire ad ogni segno, ad ogni scritta, ad ogni simbolo che possiamo incontrare in giro la presenza di gruppi satanici occulti”, ha però tenuto a precisare.

Per satanismo si intende l’adorazione dell’angelo che nella Bibbia è chiamato Satana con culti liturgici blasfemi parodianti la Messa cattolica. Spesso in queste pratiche occulte le persone vengono indotte a manifestare apertamente avversione a Dio e a Cristo.

Con Satana, talvolta, si può anche intendere uno stato di coscienza superiore dell’uomo, ovvero un personaggio preternaturale.

Il satanismo si manifesta per la prima volta nel gruppo sorto ai margini della corte del re di Francia Luigi XIV (1638-1715) attorno alla figura di Catherine La Voisin, che, con l’aiuto di un sacerdote cattolico rinnegato, l’abate Guibourg (1603-1683), organizza per dame di corte le prime “Messe nere” nelle quali il Diavolo è adorato per ottenere favori e vantaggi materiali.

“Non dimentichiamo che dentro queste sette c’è quasi sempre l’uso delle droghe – ha aggiunto don Bonaiuto –, di riti molto particolari in cui c’è sempre anche la presenza della sessualità, quindi i ragazzi si lasciano adescare, influenzare”.

“In questo momento c’è una fortissima attenzione a questi argomenti legati alle tenebre, al macabro…D’altronde, non si fa altro che diffondere messaggi del genere, anche attraverso film, musiche, scene che si vedono continuamente sui nostri schermi”.

“C’è bisogno di una grande opera di sensibilizzazione e di formazione – ha avvertito – che deve partire dalle scuole dove è così importante, comunque, la presenza di un’opera continua di formazione e di informazione: questo lo dico agli insegnanti tutti, in particolare a quelli di religione”.

“Come nelle parrocchie, dove per i sacerdoti dev’essere un lavoro continuo di un’informazione corretta perché quando si parla di sette spesso pensiamo all’esorcista, alle possessioni diaboliche e così deviamo il tema, l’argomento, l’approfondimento”.

“Invece, tocca un fenomeno sociale costituito da gruppi, da personaggi che a volte nulla hanno a che fare poi, di fatto, con il demonio ma realizzano queste organizzazioni per fini di lucro, per assoggettare, per manipolare le persone per poi poterne ricevere soltanto del profitto”, ha poi concluso.

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ZENIT Staff

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