Concerto a Lucca della Cappella Musicale Pontificia "Sistina"

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ROMA, lunedì, 18 febbraio 2008 (ZENIT.org).- La Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, il coro personale del Sommo Pontefice, terrà un concerto nella Basilica di San Frediano a Lucca, venerdì 22 febbraio, alle ore 20.30.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto Musicale “Luigi Boccherini”.

La Cappella Musicale Pontificia Sistina effettua concerti e tournée in Italia e all’estero compatibilmente con le celebrazioni del Papa. La Schola Cantorum Romana, creata principalmente per le celebrazioni dei Papi, fu riordinata da San Gregorio Magno, divenuto Pontefice nel 590 d.C., per poi subire importanti modifiche con Bonifacio VIII.

Decadde rapidamente durante il papato avignonese, ma risorse con Gregorio XI che riportò a Roma la sede pontificia. Nel 1471 salì al soglio pontificio Sisto IV che riorganizzò il Collegio dei Cantori Papali: la Cappella musicale Pontificia divenne Coro personale del Papa e da allora fu denominata Cappella “Sistina”, sia in omaggio a colui che gli ridiede vita, sia perchè il Coro cantava nell’omonima Cappella.

Nell’Ottocento la Cappella ebbe come suoi direttori misicisti insigni: Giseppe Baini, Domenico Mustafà, Lorenzo Perosi fino ad arrivare ai giorni nostri con Domenico Bartolucci. Nel 1997 Giovanni Paolo II nominò Maestro Direttore della Cappella monsignor Giuseppe Liberto.

Oggi i venti cantori adulti ed i circa trentacinque “Pueri Cantores” della Cappella Sistina solennizzano le funzioni papali, le quali, se un tempo per buona parte avevano luogo nella Cappella Sistina, oggi più frequentemente avvengono nella Basilica di San Pietro.

Tra gli ultimi concerti, la Cappella Musicale Pontificia si è esibita a Palma de Mallorca, Siena, Croazia, Bologna, Ferrara, Como, Albania in occasione della Dedicazione di una Cattedrale e Germania, dove ha partecipato ad un concorso musicale.

La Cappella Sistina è portatrice di valori musicali e non solo, poichè ha anche una funzione educativa attravero la scuola parificata. Inoltre, fornisce una formazione ampia ai “pueri cantores” su un patrimonio musicale che spazia dal gregoriano alla polifonia del 1500 fino alla polifonia che si fa interprete delle indicazioni del Concilio Vaticano II.

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ZENIT Staff

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