Criticata la presenza di Hillary Clinton in un'università cattolica

Le sue idee non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa, secondo monsignor Gomez

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SAN ANTONIO (Texas, Stati Uniti), giovedì, 14 febbraio 2008 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo di San Antonio ha affermato di essere rimasto “sorpreso” sapendo che un’università cattolica locale avrebbe ospitato una tappa della campagna della senatrice Hillary Clinton, le cui idee, secondo lui, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa.

L’Arcivescovo José Gomez lo ha dichiarato questo mercoledì in una dichiarazione circa la tappa della campagna della Clinton alla St. Mary’s University, la sera dello stesso giorno. La Clinton, da tempo sostenitrice del “diritto” all’aborto, ha inserito la visita all’università come parte della sua corsa alla Casa Bianca.

In un messaggio ufficiale dell’ufficio comunicazione dell’Arcidiocesi, l’Arcivescovo Gomez ha affermato: “Sono stato sorpreso di sapere della visita della senatrice Hillary Clinton alla St. Mary’s University. Non sono stato avvisato né consultato dall’università prima che venisse presa la decisione di farla intervenire”.

“Le istituzioni cattoliche hanno il dovere di insegnare e promuovere i valori cattolici in ogni circostanza – ha aggiunto –. Ciò è particolarmente importante quando la gente guarda alle nostre università e ai nostri college cattolici per trovare leadership e chiarezza per il discorso politico, spesso complicato e conflittuale”.

“E’ chiaro che le posizioni della senatrice Clinton e alcune degli altri candidati presidenziali su importanti questioni relative alla vita non sono conformi all’insegnamento della Chiesa cattolica”.

“Non è mia intenzione dire alla gente per chi votare”, ha affermato l’Arcivescovo Gomez nel messaggio, che ha ottenuto il sostegno del Vescovo Patrick Zurek di Amarillo e del Vescovo Thomas Flanagan, Vescovo ausiliare emerito di San Antonio.

“Ad ogni modo, esorto i cattolici a comprendere gli insegnamenti della Chiesa sull’ampio spettro di questioni pubbliche oggetto attualmente di grande preoccupazione”.

Il presule 56enne ha ricordato un documento della Conferenza Episcopale Statunitense del 2004 che “ha affermato che quando si ha a che fare con i candidati politici e i funzionari pubblici, ‘la comunità cattolica e le istituzioni cattoliche non dovrebbero onorare quanti agiscono senza rispettare i nostri principi morali fondamentali. Non dovrebbero essere loro dari premi, onorificenze o podi che potrebbero suggerire sostegno alla loro azione’”.

L’Arcivescovo Gomez ricorda che una comunicazione del St. Mary’s ha affermato che l’istituzione, “come università cattolica esente da imposte”, non “sostiene candidati politici o le loro posizioni sulle varie questioni e riconosce la fondamentale differenze tra quelle dei candidati presidenziali e quelle della Chiesa cattolica”.

L’Arcivescovo di San Antonio, ad ogni modo, ha affermato che le istituzioni cattoliche “devono promuovere la chiara comprensione delle nostre profonde convinzioni morali su una questione come l’aborto, un atto che la Chiesa definisce ‘indicibile crimine’ e argomento non negoziabile”.

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ZENIT Staff

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