Brasile: Vescovo salesiano minacciato per il suo impegno sociale

Aveva denunciato il caso della 15enne stuprata in carcere per un mese

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ROMA, lunedì, 17 dicembre 2007 (ZENIT.org).- Monsignor Flavio Giovenale, salesiano, Vescovo di Abaetetuba, capitale dello Stato di Parà (Brasile), è stato vittima negli ultimi tempi di nuove pressioni e minacce a causa del suo impegno a favore dei più poveri e maltrattati. 

Il presule ha ricevuto il 4 dicembre scorso una comunicazione anonima: “Conosciamo i vostri passi. Lasceremo abbassare la polvere e poi aggiusteremo i conti. Avete infastidito troppe persone”.

A informare dell’accaduto è l’ANS-Agenzia Info Salesiana che in una nota si fa portavoce della solidarietà del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez, e dei membri del Consiglio Generale verso monsignor Giovenale.

Il presule si è sempre battuto in prima linea dando vita a iniziative di promozione umana e sociale.

Recentemente è intervenuto attraverso le strutture della diocesi, e poi in prima persona, per denunciare il caso di una ragazza di 15 anni arrestata nell’ottobre scorso e rinchiusa per più di 20 giorni in una cella con altri 34 uomini, che l’hanno stuprata ripetutamente, costringendola anche a subire abusi in cambio di cibo.

Per aver denunciato questo accaduto anche Mary Cohen, Presidente della Commissione dei Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati del Brasile a Parà, ha ricevuto delle minacce.

Tuttavia, i media brasiliani hanno riferito che non si tratta del primo caso del genere. In precedenza, infatti, una ragazza di 23 anni era stata rinchiusa per un mese insieme a 70 uomini in un altro carcere dello stesso Stato.

“Il caso ha evidenziato la punta di un iceberg di corruzione, droga, omertà che vede coinvolti in un patto silenzioso di mediocrità Polizia Civile (e in parte quella Militare), corrieri della droga, il sistema Giudiziario e il Pubblico Ministero dello Stato del Parà”, riferisce la nota dell’ANS.

“L’intervento del Consiglio Tutelare, un organo previsto dalla legislazione per difendere i bambini e gli adolescenti, creato e sostenuto anche grazie alle insistenze della Diocesi, ha portato alla ribalta della cronaca nazionale, e in alcuni casi anche internazionale, la situazione di Abaetetuba dove è stata avviata una indagine ufficiale”, si legge ancora.

Non è la prima volta che monsignor Giovenale è vittima di minacce. All’indomani del suo arrivo nella Diocesi di Abaetetuba, il Vescovo ha cercato di favorire iniziative di promozione umana ed educativa al fine di contrastare la cultura di inerzia economica e sociale generata dai narcotrafficanti.

Il presule ha infatti dato impulso alla creazione di centri di formazione professionale, centri giovanili e strutture sociali come, per esempio, il sostegno dato nell’attivazione del Consiglio Tutelare di Abaetetuba.

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ZENIT Staff

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