Benedetto XVI incontra un rappresentante della Chiesa ortodossa russa

Il Metropolita Kirill, del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 7 dicembre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricevuto in udienza venerdì il Metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad Kirill, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca.

Il rappresentante ortodosso è infatti giunto a Roma in occasione della festa patronale della parrocchia ortodossa russa di santa Caterina d’Alessandria, celebrata questo giovedì.

Si tratta della seconda udienza concessa dal Papa al Metropolita Kirill dopo l’incontro avvenuto nell’aprile del 2005 in occasione della partecipazione di una delegazione del Patriarcato di Mosca alla solenne inaugurazione del ministero petrino di Benedetto XVI.

Secondo quanto rivelato dall’agenzia “Interfax”, il Pontefice ha espresso i suoi auguri di buona salute per il Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie Alessio II.

Il Vescovo di Roma si è poi detto soddisfatto per i risultati della visita del Patriarca ortodosso a Strasburgo e Parigi agli inizi dello scorso ottobre, sottolineandone l’importanza sia per la testimonianza cristiana che per i rapporti bilaterali.

I due hanno inoltre parlato della necessità di sviluppare maggiore cooperazione tra i rappresentanti delle rispettive Chiese presso organismi e istituzioni internazionali e di incrementare la partecipazione al dialogo interreligioso multilaterale.

Nella serata del 6 dicembre, il Metropolita ha quindi assistito al Concerto del Coro del Monastero di San Daniele di Mosca, svoltosi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Tra i rappresentanti cattolici c’era il Cardinale Sergio Sebastiani, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

Nel saluto ai presenti, raccolto dalla “Radio Vaticana”, il rappresentante ortodosso ha detto che “cattolici e ortodossi sentono di appartenere ad un’unica famiglia perché condividono i medesimi valori cristiani”.

“Per superare le divisioni la cosa più importante è che l’Oriente e l’Occidente inizino a considerarsi non più estranei. Devono sentirsi un’unica famiglia e devono acquisire la coscienza che hanno bisogno l’uno dell’altro”, ha affermato.

“Quello che avviene in questa Basilica – ha concluso Kirill – è un piccolo mattone nella costruzione di quel grande edificio che è la nostra unità”.

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ZENIT Staff

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