Confessioni no-stop al villaggio dei volontari di Loreto

LORETO, giovedì, 30 agosto 2007 (ZENIT.org).- Nel villaggio dei volontari che aiuteranno nello svolgimento dell’Agorà dei Giovani di Loreto, il grande incontro con il Papa che si svolgerà il 1° e il 2 settembre nella città delle Marche, le confessioni si susseguono senza interruzioni.

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“Sono stupito dalla qualità dei giovani, qui al villaggio dei volontari siamo tutti una grande famiglia, sono ragazzi che mi cercano perché desiderano confessarsi, e mi è capitato di fare gli ‘straordinari’ e di confessare fino alle 2 di notte. Qui si percepisce la presenza dello Spirito Santo”, ha affermato fr. Basito, della Comunità dei Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo, che da circa quindici giorni svolge il suo ministero nel villaggio dei volontari.

“Qui c’era bisogno di una presenza discreta e fraterna e ho dato la mia disponibilità”, ha spiegato il frate, che viene da Palestrina (Roma). Lo aiutano alcune Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima.

“Per riuscire a svolgere il mio ruolo nel migliore dei modi come gli altri 70 capi équipe ho seguito il percorso formativo iniziato lo scorso mese di novembre”, ha rivelato.

Fr. Basito, ricordano gli organizzatori dell’Agorà dei Giovani, ha affermato che nei primi giorni c’erano pochi volontari che trascorrevano la giornata al villaggio. In quell’occasione, il frate ha allestito con le suore la cappella.

“Alla sera sentivamo le reazioni e l’entusiasmo dopo le dure giornate di lavoro”, ha raccontato. Per questo motivo, insieme alle suore, ha voluto “provare ad andare a lavorare con i ragazzi”.

“Per tre giorni ho inserito i ricordi dell’evento nelle sacche del pellegrino. Il clima era proprio bello, abbiamo scherzato allegramente, e poi durante la pausa pranzo tornavo a confessare”.

Ora i ragazzi al villaggio sono molto più numerosi. “Il rapporto è particolarmente intimo e allo stesso tempo profondo – ha osservato –. Penso che proprio che questa situazione così particolare faciliti i rapporti: dormo con i ragazzi nelle tende da otto e mangio con loro nella mensa da 700 posti. Sono disponibile: non ho altri compiti per questo alcune confessioni durano anche ore, non guardo mai l’orologio”.

“E’ molto bello che siano i giovani a cercarmi, alcuni si prenotano, perché hanno capito che la confessione è un incontro con il Signore e sono molti quelli che Lo ringraziano per questi giorni”.

“Il villaggio dei volontari dell’Agorà dei giovani è troppo bello per essere vero, o come si legge nel Vangelo di Marco ‘non abbiamo mai visto nulla di simile’”, ha proseguito.

“Mi hanno stupito ed è l’aspetto più bello di questa vocazione, perché tocco con mano l’azione dello Spirito Santo”.

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ZENIT Staff

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