RIMINI, domenica, 19 agosto 2007 (ZENIT.org).-In una intervista pubblicata in prima pagina dal “Meeting Quotidiano”, il giornale del Meeting per l’amicizia dei popoli, che si è aperto questa domenica a Rimini, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha spiegato temi, obbiettivi e prospettive della XXVIII edizione dell’importante incontro della cultura cattolica.
Dopo aver precisato che il tema prende spunto dalla lezione di Benedetto XVI a Regensburg in cui il Pontefice invitava ad “allargare la ragione intesa come esigenza di infinito alla ricerca della verità”, Vittadini ha spiegato che il primo filone del Meeting è quello che “afferma la realtà e nega il relativismo”. Un tema che verrà introdotto dai teologi Stanley Hauerwas, David Schindler, Archie Spencer e Francesco Ventorino.
Il secondo filone sarà quello della scienza ed il senso della ricerca scientifica. Secondo Vittadini l’incontro culminante sarà quello con il professor George Smoot, premio Nobel per la Fisica 2006.
Il terzo filone di indagine riguarderà il superamento dell’idea di stato secondo Hobbes, cioè verticistico, per costruire un ordinamento basato sulla sussidiarietà, per questo gli incontri sulla giustizia e l’origine del diritto con il Giudice della Corte Suprema Statunitense Samuel Alito, il procuratore Marcello Maddalena, il giudice Guido Piffer e l’avvocato Giuliano Pisapia.
Si discuterà anche di Riforme costituzionali e della Sussidiarietà dalla politica all’economia. Uno spazio importante sarà dedicato all’educazione, che Vittadini indica come “vera emergenza del mondo di oggi”.
Infine il filone della Pace internazionale: al Meeting arriveranno il Presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza, il Ministro degli Esteri libanese, Fawzi Sallukh, il bielorusso Aliaksandr Milinkevitch, Premio Sacharov per la libertà di pensiero, oltre a personalità basche e irlandesi, per raccontare le sfide e i drammi del nazionalismo e dell’integrazione.
Vittadini ha sottolineato che “il cardine attorno al quale ruota il Meeting è che la verità esiste e non è nemica della ragione, e che è più forte del nichilismo oggi dominante”.
Il Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ha respinto i tentativi di schiacciare il dibattito sollevato dal Meeting sugli schieramenti politici e ideologici.
“Il Meeting – ha sottolineato Vittadini – è una boccata d’ossigeno. La nostra battaglia culturale è mostrare un’esperienza in atto che non è ridotta a uno schieramento”.
In conclusione Cittadini ha ribadito che “la verità come un fatto che si può abbracciare in un incontro” è l’obiettivo del Meeting, testimonianza di un popolo in cammino come descritto nel libro di Don Giussani “Certi di alcune grandi cose” (edizioni BUR Milano).