“Tutti i preparativi per l’incontro con il Santo Padre sono terminati – ha detto monsignor Padovese alla nostra Agenzia –. Le manifestazioni di ieri ad Istanbul e a Bursa hanno avuto un effetto boomerang su chi pensava ad una protesta di massa”.
“Sono invece servite ad attrarre maggiore interesse nell’opinione pubblica turca sulla visita del Santo Padre – ha quindi commentato – e, nello stesso tempo, hanno confermato che il buon senso della gente della strada prevale sulla ibrida e sparuta coalizione di protestatari nazionalisti ed islamici”.
Secondo monsignor Padovese, “è senz’altro significativo che tutti i più importanti giornali nazionali che hanno riferito della manifestazione ad Istanbul, abbiano riportato pure le parole pronunciate dal papa all’Angelus. Da parte dei politici l’atteggiamento attuale – per ragioni di equilibrio interno – sembra quello di un ‘sì, ma…’”.
E’ opinione del Vicario Apostolico che “questa svolta ha comunque concorso a stemperare le tensioni delle scorse settimane. Qui ci si rende conto chiaramente che gli occhi del mondo sono ora puntati sulla Turchia e questa è un’occasione unica per mostrare il volto democratico e civile di questo paese”.
“A questo punto non resta che pregare che tutto vada bene. Dalle testimonianze che ho ricevuto, penso sia la prima volta che per un viaggio del Santo Padre si stia pregando così tanto”, ha poi dichiarato.