Benedetto XVI: l’obiettivo dei media cristiani? Educare all’intelligenza secondo lo spirito del Vangelo

Nell’udienza ai partecipanti all’Incontro promosso dalla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 27 novembre 2006 (ZENIT.org).- L’obiettivo dei mezzi di comunicazione sociale che si ispirano ai valori cristiani consiste nell’educare all’intelligenza, secondo lo spirito del Vangelo, ha affermato Benedetto XVI.

Così ha spiegato il 25 novembre nel ricevere in udienza in Vaticano i partecipanti all’Incontro promosso dalla Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) e tenutosi a Roma dal 23 al 25 novembre sul tema: “Cattolici in politica: liberi o dispersi? I giornali diocesani si interrogano”.

Durante l’incontro il Santo Padre ha dapprima salutato il Vescovo Giuseppe Betori, Segretario della Conferenza Episcopale Italiana e don Giorgio Zucchelli, Presidente di questa Federazione che riunisce 161 periodici radicati in 150 diocesi su 226 e che questo lunedì ha celebrato i 40° anni dalla sua nascita.

“La peculiare funzione degli strumenti di comunicazione sociale di ispirazione cattolica è quella di educare l’intelligenza e formare l’opinione pubblica secondo lo spirito del Vangelo”, ha assicurato il Papa.

Questi mezzi, ha aggiunto, hanno il compito “di servire con coraggio la verità, aiutando l’opinione pubblica a guardare, a leggere e a vivere la realtà con gli occhi di Dio”.

In particolare, ha continuato, “obiettivo del giornale diocesano è di offrire a tutti un messaggio di verità e di speranza, sottolineando fatti e realtà dove il Vangelo è vissuto, il bene e la verità trionfano, l’uomo con operosità e fantasia costruisce e ricostruisce il tessuto umano delle piccole realtà comunitarie.

Nella nuova era delle tecnologie della comunicazione, il Vescovo di Roma ha considerato che la funzione di questi mezzi è divenuta ancora più significativa, “perché dà voce alle comunità locali che non possono trovare eco adeguata nei grandi organi di informazione”.

“Voi potete giungere anche là dove non si riesce ad incidere con i tradizionali strumenti della pastorale”, ha quindi concluso nel rivolgersi ai giornalisti presenti.

La FISC è sorta il 27 novembre 1966 per dare maggiore visibilità e incisività all’azione pastorale della Chiesa italiana. Secondo i dati forniti da questa Federazione, i 161 giornali diocesani danno lavoro a circa 3 mila persone, tra giornalisti, collaboratori, grafici e stampatori.

Tuttavia, si prevede che nei prossimi mesi saranno fondate 76 nuove testate giornalistiche destinate a quelle diocesi che non hanno ancora un loro periodico.

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ZENIT Staff

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