Come la Chiesa Cattolica considera le religioni non-cristiane?

ROMA, giovedì, 26 luglio 2006 (ZENIT.org).- Da circa un anno monsignor Raffaello Martinelli, Officiale alla Congregazione per la Dottrina della Fede e collaboratore del Cardinale Joseph Ratzinger per 23 anni, ha messo a disposizione dei fedeli presso la Basilica dei SS Ambrogio e Carlo al Corso, a Roma, alcune schede catechistiche su argomenti di attualità, redatte sulla base del Catechismo e di altri documenti pontifici.

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Con grande meraviglia monsignor Martinelli, che dal 1987 è anche Rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo e Primicerio della Basilica di San Carlo al Corso (www.sancarlo.pcn.net), ha constatato che più di 800.000 schede sono state prese dalle persone che sono entrate nella Basilica.

Conscia di questa situazione, Antonia Salzano, Presidente dell’Istituto e delle Edizioni San Clemente I Papa e Martire (www.istitutosanclemente.it) ha voluto raccogliere le 33 schede in un CD, ora in vendita presso le librerie cattoliche con il titolo “Catechesi Dialogica su argomenti di attualità”.

Considerando la qualità, la competenza e l’utilità di queste schede catechistiche, ZENIT ha deciso di pubblicarne una ogni giovedì.

Il tema affrontato questa settimana è: “Come la Chiesa Cattolica considera le religioni non-cristiane?”.

* * *

La Chiesa Cattolica ha anzitutto una visione positiva nei confronti delle religioni non-cristiane.

Dove si fonda tale visione positiva?

Tale visione positiva è così espressa e motivata dal Concilio Vaticano II:

• Avendo esse una sola origine: Dio, e avendo anche un solo fine: Dio, le religioni non-cristiane contengono raggi di bontà, “elementi di verità e di grazia come per una segreta presenza di Dio” (AG 9).

• In quanto espressioni della rivelazione che Dio ha fatto attraverso il cosmo e l’umanità, tali religioni possono in un certo qual modo mettere in rapporto con Dio, coloro che le professano e le vivono con cuore retto e sincero.

• Le religioni non-cristiane inoltre testimoniano (in un modo insufficiente e incompleto sì, ma pur sempre vero), la presenza e l’azione di Dio, o almeno del sacro, nel mondo, e Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno soprattutto oggi che viviamo in un mondo che tende a cancellare e a estirpare ogni segno e gesto del divino.

• Esse sono altresì l’espressione della ricerca da parte dell’uomo di una risposta ai suoi interrogativi fondamentali. Come dice il Concilio, gli uomini attendono dalle varie religioni “la risposta agli oscuri enigmi della condizione umana che, ieri come oggi, turbano profondamente il cuore dell’uomo: la natura dell’uomo, il senso e il fine della nostra vita, il bene e il peccato, l’origine e il fine del dolore, la via per raggiungere la vera felicità, la morte, il giudizio e la sanzione dopo la morte, infine l’ultimo e ineffabile mistero che circonda la nostra esistenza dal quale noi traiamo la nostra origine e verso cui tendiamo” (NA 1).

• “La Chiesa cattolica nulla rigetta di ciò che è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di vivere e di agire, quei precetti e quelle dottrine, che, quantunque in molti punti differiscono da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio della verità che illumina tutti gli uomini” (NA 2).

• La Chiesa Cattolica pertanto riconosce che nelle tradizioni religiose non-cristiane esistono “cose vere e buone” (OT 16), “cose preziose, religiose e umane” (GS 92), “germi di contemplazione” (AG 11, 15), “raggi della verità che illumina tutti gli uomini” (NA 2).

Esse meritano perciò l’attenzione e la stima dei cristiani e il loro patrimonio spirituale è un efficace invito al dialogo non solo su elementi convergenti ma anche su quelli che divergono.

Quali sono le principali caratteristiche positive, comuni alle varie religioni?

• Le religioni sono espressioni delle culture dei popoli, e conservano le loro ricchezze spirituali;

• esse hanno trasmesso e trasmettono tesori di saggezza e religiosità, e così hanno potuto sostenere il cammino umano e spirituale di tante generazioni;

• attraverso di esse ognuno ha potuto stabilire un rapporto con Dio, col Trascendente, trovare risorse per l’impegno morale e nutrire una speranza per l’aldilà;

• nelle religioni si realizza e si sviluppa quel desiderio naturale di vedere Dio, che è comune a ogni uomo e costituisce la base di ogni atteggiamento religioso: una verità questa che la teologia cattolica ha sempre affermato, e che San Tommaso d’Aquino ha esposto molto bene nelle prime pagine della Summa Theologica.

La Chiesa Cattolica rileva anche delle negatività nelle religioni non-cristiane?

Non bisogna peraltro dimenticare né sottacere che le religioni non-cristiane contengono anche elementi falsi, errori teorici e pratici, malformazioni, deformazioni, distorsioni, visioni riduttive…

Quali sono le cause di tali negatività?

• Queste negatività, presenti nelle religioni non-cristiane, dipendono non tanto e non solo dal modo come tali religioni vengono professate o incarnate dalle diverse persone o dai diversi popoli, nei vari tempi e culture. Questo succede anche nella Fede cristiana.

• Ma queste negatività, questi elementi non-autentici sono dovuti in gran parte anche alla stessa natura delle religioni non-cristiane.

• Infatti tali religioni (fatta eccezione per la religione ebraica), sono per lo più frutto ed effetto di sforzi e tentativi compiuti dall’uomo per giungere a Dio e per mettersi in contatto con Lui, anche se non si esclude che, in alcuni casi, i fondatori di esse abbiano potuto ricevere qualche dono particolare dall’alto.

• Ora, proprio per questa loro origine umana, è facile che esse contengano elementi deformati, erronei, incompleti, molte volte dovuti al fatto che le divinità rispecchiano l’uomo, sono ad immagine e somiglianza degli stessi limiti e difetti dell’uomo. La storia delle religioni attesta che in molti casi l’uomo si è fatto, si è immaginato e costruito divinità a propria immagine e somiglianza. Al contrario la Bibbia, fin dal libro della Genesi, ci ricorda che è Dio ad aver fatto l’uomo a propria immagine e somiglianza e che chiama l’uomo a condividere la sua vita, donandogli anche la capacità e la forza per realizzare tale obiettivo.

• Il rischio di far nascere e accrescere tali negatività è ancora maggiore se si considera che l’uomo è peccatore, e vive sotto l’influsso del peccato personale e del mondo, e del “principe del male”: il diavolo.

Nei confronti del positivo e del negativo presente nelle religioni non-cristiane, cosa fa la Chiesa Cattolica?

La Chiesa Cattolica:

• rispetta e ‘assume’ tutto ciò che di buono e di positivo c’è nelle diverse religioni;

• nello stesso tempo individua-purifica-libera, alla luce del Vangelo, dalle scorie e da elementi spurii, ciò che viene assunto, denunciando francamente quanto c’è di disvalore, di disumanizzante, di non-evangelico in esso;

• afferma l’assoluta novità e originalità della Fede cristiana, che consiste nel fatto che nel cristianesimo non è l’uomo che si accosta a Dio, ma è Dio che si avvicina all’uomo, e che soprattutto si fa uomo in Gesù Cristo, il quale, proprio con la sua morte in croce e la sua risurrezione, vuole salvare ogni uomo, donandogli lo Spirito Santo che fa dell’uomo il figlio di Dio.

In tal senso la Fede cristiana non dice che gli uomini si riconciliano con Dio, ma che “Dio in Cristo ha riconciliato a sè il mondo” (2 Cor. 5, 19)”.

Come si potrebbe sintetizzare quanto sopra detto?

Le religioni non-cristiane e le tradizioni religiose in generale:

• Che cosa esprimono?
• L’inquietudine del cuore umano
• L’anelito verso l’assoluto
• La rispo
sta ai grandi interrogativi dell’esistenza.

• Che rapporto hanno con il cristianesimo?
• sono vie verso la Verità
• contengono i semina Verbi (germi del Verbo di Dio: Gesù Cristo).

• Sono avvolte:
• dalla paternità misteriosa di Dio Padre verso tutti
• dall’efficacia universale di Cristo, salvatore unico e definitivo
• dalla presenza attiva dello Spirito Santo, che riempie tutto e tutti.

• Il positivo religioso presente in esse:<br> • procede da Dio
• è dono di Cristo, raggio e riflesso della sua verità
• fa parte di quanto opera lo Spirito nel cuore degli uomini e nella storia dei popoli, nelle culture e nelle religioni
• può assumere un ruolo di preparazione evangelica, in quanto occasione o pedagogia in cui i cuori degli uomini sono stimolati ad aprirsi all’azione di Dio.

• Per questo, tale positivo, presente nelle altre religioni, va da parte dei cristiani:
• conosciuto
• rispettato
• valorizzato.

• E tuttavia tale positivo è:
• in attesa di purificazione / compimento / pienezza in Cristo
• in situazione oggettiva deficitaria
• mescolato a negatività
• non efficace ex opere operato (l’azione, il segno non realizza, per se stesso e da se stesso, quanto significa).

Quali sono le principali caratteristiche della Chiesa Cattolica?

• La Chiesa Cattolica:
• annuncia e comunica Cristo che è l’unico Salvatore di tutti
• è l’unica vera Chiesa di Cristo, la quale sussiste nella Chiesa cattolica e apostolica
• offre all’uomo, di ogni tempo, età, cultura, nazione… la possibilità di realizzare pienamente e autenticamente quella pienezza di verità e di felicità alla quale aspira senza posa
• è segno e strumento di salvezza per tutti gli uomini. Pertanto anche i seguaci delle altre religioni sono ordinati alla Chiesa e sono tutti chiamati a far parte di essa.

• La Fede cristiana ha pertanto in se stessa un oggettivo “di più” rispetto alle altre religioni (anche se purtroppo i cristiani non sempre rispecchiano, nel loro pensare e agire, questo ‘di più’).

Come si salvano quelli che appartengono alle religioni non-cristiane?

“Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna” (LG, n. 20).

Quelli che si salvano, si salvano sempre grazie a Cristo e alla sua Chiesa?

Certamente, anche se non lo sanno.
Infatti ogni salvezza viene da Cristo-Capo, unico Salvatore, per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo. È compito dunque della Chiesa di annunciare a tutti che “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della Verità” (1 Tm 2,4), per mezzo di Gesù Cristo che è l’unico Salvatore di tutti.

Perché Gesù Cristo è l’unico salvatore?

• In quanto:
• per volontà di Dio Padre, “in nessun altro c’è salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12);
• nessuno può conoscere, entrare in comunione con Dio-Trinità se non per mezzo di Gesù Cristo (cfr. Gv 16,6);
• Dio ha detto e ha donato tutto se stesso nel suo Figlio Unigenito Gesù Cristo. Per questo non c’è da aspettare nessuna altra nuova rivelazione o dono: sarebbe un’offesa nei riguardi di Cristo;
• Cristo è il pieno e definitivo Rivelatore del Padre e Salvatore degli uomini: è il mediatore e l’unica via della salvezza;
• Egli è Colui che, in quanto Figlio unigenito di Dio Padre, può dare compimento alla fame e sete di Verità e Felicità del cuore dell’uomo.

• Gesù Cristo è “irradiazione della gloria” dell’unico Dio Padre. Egli è il Figlio in senso pieno di Dio Padre ed è, quindi, Colui che ci fa conoscere perfettamente Dio, lo rende presente in mezzo all’umanità. Egli è luce e vita, come proclama san Giovanni, nel prologo del suo Vangelo: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” (Gv 1,4).

Il Primicerio della Basilica dei SS.Ambrogio e Carlo in Roma
Mons. Raffaello Martinelli

NB. Per approfondire l’argomento, si leggano (oltre alla scheda sul tema: : “Perché è necessario annunciare Gesù Cristo?”) i seguenti documenti pontifici:

* CONC. VATICANO II:
– Lumen gentium (LG)
– Ad gentes (AG)
– Nostra aetate (NA)
– Optatam totius (OT);
* GIOVANNI PAOLO II, Redemptoris missio, 1991;
* CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE:
– Mysterium ecclesiae, 1973

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ZENIT Staff

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