A un anno dal terremoto, riconoscimento del Governo pakistano all’aiuto delle agenzie cattoliche

Restano nella regione per opere di assistenza umanitaria e ricostruzione

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ISLAMABAD, martedì, 17 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Per la loro costante opera di aiuto alle innumerevoli vittime del terremoto che un anno fa ha sconvolto la regione, il Governo del Pakistan ha premiato le organizzazioni cattoliche “Caritas” nazionale e “Catholic Relief Service” (degli Stati Uniti).

L’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere “AsiaNews.it” conferma la notizia di questo riconoscimento del Governo del Paese musulmano alla “Caritas” nazionale per la sua disinteressata opera umanitaria.

La cerimonia di consegna dei premi ha avuto luogo nella capitale pakistana ad un anno dalla catastrofe che ha distrutto, l’8 ottobre, la regione di frontiera del Kashmir, tra Pakistan e India. Circa 80.000 persone hanno perso la vita e 3 milioni sono rimaste senza casa nel momento in cui stava arrivando l’inverno.

Un rappresentante del Governo pakistano ha premiato Amjad Gulzar, coordinatore dei piani d’emergenza dell’organizzazione cattolica, consegnandogli una targa sulla quale si legge: “Un tributo per aver fornito aiuto alle vittime del terremoto dell’8 ottobre”.

Il Vescovo di Faisalabad e presidente di “Caritas” Pakistan, monsignor Joseph Coutts, ha sottolineato all’agenzia del PIME: “Il lavoro a favore dei terremotati è solo una piccola parte degli sforzi della Caritas”.

“Insieme alla sezione internazionale stiamo lavorando per la ricostruzione delle zone colpite dalla scossa, un’operazione che durerà per alcuni anni a venire”, ha aggiunto.

Nel corso della cerimonia, è stato anche riconosciuto l’operato del “Catholic Relief Service” (CRS, equivalente alla “Caritas” degli Stati Uniti; è l’agenzia internazionale ufficiale della comunità cattolica statunitense per l’aiuto e lo sviluppo).

Per il suo “pratico e tempestivo intervento a favore dei rifugiati”, è stata consegnata al CRS la prestigiosa “Stella del Sacrificio”.

“Caritas Internationalis” (www.caritas.org) è una confederazione di 162 organizzazioni cattoliche di assistenza, sviluppo e servizio sociale, presente in più di 200 Paesi e territori.

La rete della “Caritas” è presente nelle zone colpite dal terremoto di un anno fa con un pacchetto di programmi post-emergenza e riabilitazione basato su tre grandi aree: assistenza sanitaria, alimentazione infantile e ripristino dei mezzi per vivere.

Una delle maggiori priorità continua ad essere l’assistenza umanitaria – attraverso la distribuzione di alimenti e rifugi temporanei – alle oltre 90.000 persone che vivono ancora in campi di sfollati e che si trovano di nuovo ad affrontare i rigori dell’ormai prossimo inverno in condizioni estremamente precarie.

Dal punto di vista sanitario, dall’ottobre 2005 ha prestato assistenza a quasi 55.000 persone e ha vaccinato oltre 30.000 bambini.

Il CRS (http://www.crs.org), dal canto suo, ha reso noto che nell’anno successivo al terremoto i suoi aiuti di emergenza e i programmi di ricostruzione in Pakistan hanno beneficiato più di 160.000 persone.

Dei 155 milioni di abitanti del Pakistan, il 97% è musulmano (per la maggior parte sunnita, per il 20% sciita). I cristiani rappresentano il 2,5% della popolazione. I cattolici sono 1,2 milioni.

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ZENIT Staff

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