Cordoglio della Santa Sede per le vittime del triplice attentato terroristico in Egitto

Il bilancio finora parla di 18 morti e di circa 80 feriti

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CITTA’ DEL VATICANO/DAHAB, martedì, 25 aprile 2006 (ZENIT.org).- Il Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, monsignor Agostino Marchetto, ha espresso “profondo dolore e tristezza” per le vittime del triplice attentato avvenuto questo lunedì sera nella località turistica egiziana di Dahab, sul Sinai, e che ha ucciso 18 persone e ne ha ferite altre 80.

In una missiva indirizzata da questo Pontificio Consiglio a monsignor Michael Louis Fitzgerald, Nunzio Apostolico al Cairo, l’Arcivescovo Marchetto esprime il proprio profondo cordoglio per il “tragico attentato terroristico” che ha causato “la perdita di tante vite umane e il ferimento grave di molti innocenti, fra i quali numerosi turisti”.

“Con fede rivolgiamo all’Onnipotente e Misericordioso Signore le nostre comuni preghiere affinché conceda il riposo eterno alle vittime e dia forza e coraggio a coloro che sono stati colpiti dal lutto e dalla sofferenza”, afferma di seguito..

Allo stesso modo, il presule manifesta poi “viva solidarietà per chi dovrà confrontarsi con le conseguenze di questo nuovo colpo inferto all’industria turistica egiziana, locomotiva trainante dell’economia del Paese”.

Posta al confine con la frontiera della Giordania, Dahab è un punto di incontro di migliaia di persone, soprattutto israeliani ed europei.

I tre potenti ordigni, contenenti polvere da sparo e chiodi, sono stati fatti esplodere – secondo quanto affermano le prime notizie che giungono da Dahab – con un radiocomando in tre diversi luoghi, tutti in zone del centro: un supermercato (il “Ghazala”) un ristorante (il “Nelson”) e una caffetteria (l’ “Aladin”).

Nel frattempo, questo martedì, secondo quanto riferito dalle agenzie giornalistiche, la polizia egiziana ha già arrestato 10 persone – tra cui tre ingegneri informatici –, mentre 70 beduini locali sono stati fermati per essere interrogati.

“L’attentato a Dahab è stato condannato con fermezza dalla Comunità internazionale e da Gaza è giunta immediata anche la condanna del Governo palestinese guidato da Hamas: ‘È un atto criminale’”, afferma “L’Osservatore Romano” nell’edizione del 26 aprile.

“La sinistra ombra del terrorismo torna ad allungarsi sul mondo. Disegni criminali, che – come ha sottolineato Benedetto XVI nel messaggio per la giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2006 – ‘risultano ispirati da un nichilismo tragico e sconvolgente’”, lamenta il quotidiano vaticano.

Crimini simili sono stati perpetrati nel Paese a Taba nel 2004 (a circa 50 chilometri a nord di Dahab) dove perirono 34 persone; e a Sharm El Sheikh nel 2005 (a 80 chilometri a sud di Dahab), dove morirono 64 persone.

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ZENIT Staff

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