Quando il vicepostulatore della causa di canonizzazione dell’Arcivescovo, padre Andrew Apostoli, ha parlato a ZENIT dell’imponente cerimonia di suffragio svoltasi a New York, ha affermato che il messaggio dell’arcivescovo è ancora oggi fondamentale.
Prendendo come esempio il periodo di Natale, il sacerdote ha esaminato le numerose riflessioni di Sheen su questo momento speciale.
“In primo luogo, nel suo splendido libro ‘Life of Christ’ (‘Vita di Cristo’) l’arcivescovo inizia distinguendo Gesù da tutti gli altri leader religiosi, affermando che Egli è stato l’unica persona della storia ad essere stata preannunciata…Per la quale ci si è preparati e che è stata attesa”.
Padre Apostoli, che è stato ordinato da Fulton Sheen, ha ricordato che il vescovo collegava la nascita di Cristo all’Eucaristia.
Come ha ricordato poi a ZENIT, secondo l’arcivescovo Sheen “Maria è stata il primo tabernacolo che ha portato Cristo in sé ed ha dato alla luce Colui che avrebbe detto ‘Il sono il Pane Vivente disceso dal Cielo’”.
“Per diventare nostro cibo e nostra bevanda, Gesù doveva diventare carne e sangue, ed è stata la Nostra Benedetta Madre a provvedere a questo per Lui. In questo modo, egli ha visto l’incarnazione come base della presenza eucaristica del Signore”.
Una riflessione di questo tipo ci conduce al nuovo anno e padre Apostoli crede che l’arcivescovo Sheen sarebbe stato lieto per quest’Anno dell’Eucaristia indetto dal Papa Giovanni Paolo II.
“Egli amava e promuoveva davvero l’Eucaristia ed era solito dire che tutta la sua ispirazione per la sua predicazione ed i suoi scritti sgorgava direttamente da ciò che descriveva come la sua ‘ora di potere’ quotidiana – un’ora di adorazione del Santissimo Sacramento ogni giorno, nonostante la sua impegnatissima agenda”, ha aggiunto.
Famoso per la sua capacità di catturare il pubblico televisivo e radiofonico grazie al dinamismo delle sue presentazioni, Sheen si era visto dire ironicamente dai suoi insegnanti che non aveva alcuna speranza come oratore pubblico.
“Quando la gente lo lodava per la sua abilità, egli rispondeva di non avere assolutamente la stoffa dell’oratore”, ha proseguito Apostoli. “Diceva: ‘Tutte le mie idee ed il potere delle mie parole derivano dal Santissimo Sacramento’; ed era davanti alla Santa Eucaristia che, pieno di fede, preparava i suoi discorsi”.
Al giorno d’oggi c’è una grande riscoperta dei libri e delle registrazioni dell’arcivescovo Sheen, anche da parte di coloro che non erano ancora nati quando queste ultime venivano trasmesse.
Secondo quanto padre Apostoli ha detto a ZENIT, il motivo è che “Sheen ha tratto la propria ispirazione da Gesù sacramentato; e come sappiamo ciò che proviene da Cristo ha un potere di attrazione perenne”.
Il sacerdote ha portato l’esempio di un soldato cattolico statunitense in Turchia che aveva chiesto al cappellano protestante del suo plotone se ci fosse qualcosa per lui.
Il cappellano aveva risposto che l’unica cosa lasciata dal sacerdote cattolico era una raccolta di audiocassette di Fulton Sheen.
“Il ragazzo mi ha detto che dopo averle ascoltate era rimasto affascinato dalle parole di Sheen!”.
Prendendo ispirazione dalla sua storia, il presidente della “Archbishop Sheen Foundation”, Alan Napleton, ha parlato del loro nuovo progetto, che mira a destare interesse e a raccogliere fondi per la causa di Fulton Sheen.
“Attualmente stiamo ripubblicando uno dei libri di preghiere che l’arcivescovo Sheen ha scritto durante la seconda guerra mondiale, dal titolo ‘The Armour of God’, e attraverso questa nuova campagna vorremmo inviare queste opere ai nostri militari in tutto il mondo – ne abbiamo già mandati 500 solo in Iraq!”.
[La “Archbishop Sheen Foundation” accoglie volentieri sostegno, richieste d’informazioni e domande sull’arcivescovo al sito web: www.archbishopsheencause.org ]