ROMA, mercoledì, 1° dicembre 2004 (ZENIT.org).- Il ruolo dell’Europa nel permettere lo sviluppo dell’Africa, o la sconfitta della fame e della povertà, è determinante, ma il Vecchio Continente sembra aver perso la propria identità cristiana, ed essere confusa, sostiene monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, vescovo di Kisangani.

In questa intervista rilasciata a ZENIT monsignor Monsengwo, presidente della Conferenza episcopale della Repubblica democratica del Congo, ha affermato che sono molti i problemi di ordine pastorale e culturale che affliggono l’Africa e l’Europa, ma questo mostra che “il mondo necessita ancora di evangelizzazione”.

“Quando sentiamo rimettere in discussione le origini cristiane dell'Europa, quando sentiamo che c'è tutto un dibattito intorno al matrimonio omosessuale noi diciamo che il mondo ha bisogno di evangelizzazione”, ha detto.

“Quando la pace viene violata, quando i diritti fondamentali vengono violati allora diciamo che il mondo ha bisogno di evangelizzazione. E la fraternità sacramentale ci fa obbligo della nostra sollicitudo omnium Ecclesiarum , spingendoci ad agire collegialmente nell’affrontare il problema dell’evangelizzazione”.

Come fare per evangelizzare questo mondo che culturalmente sembra fuggire e non badare ai propri valori?

Mons. Mansengwo: L’Europa è pienamente dotata dei valori trascendenti che la potrebbero salvare, dandole il vero sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l'uomo. Invece essa sta andando di corsa verso delle cose che non l'aiutano per niente.

Allo stesso modo anche l'Africa ha dei valori che la possono aiutare ad andare avanti umanamente, in maniera sana, anche se le guerre e la corruzione la minacciano.

Perché l’Europa, dopo aver raggiunto mete ragguardevoli, sta ora attraversando una crisi così profonda?

Mons. Mansengwo: Questo perché l'uomo va dove c'è il suo pericolo invece che dove c'è la sua felicità. L'Europa è stata costruita anche dal semplice impegno dei monaci, che si sono fatti carico del grande lavoro di alfabetizzazione.

Adesso si tenta di rinnegare il passato e dicono che quanto fatto dai cristiani non ha più valore. Dove è destinata ad andare a finire l’ Europa legittimando i matrimoni omosessuali. Dove va a finire avanti o indietro? Queste cose si trovavano a Sodoma.

I vescovi davanti a queste cose riflettono su come si può impostare l'evangelizzazione, in quali termini e attraverso quale linguaggio si può far capire all’Africa e all’Europa dov’è la sua vera felicità.

In questo contesto, sono sempre di più i sacerdoti africani che svolgono la loro missione in Europa...

Mons. Mansengwo: Il contributo dell’Africa non riguarda solo l’Europa. I nostri missionari provenienti dal Congo attualmente sono in Cina così come in America Latina. Qui in Europa e anche in Italia ce ne sono molti e sono benvoluti dai vescovi. Ed è difficile farli ritornare perché i vescovi vogliono tenerli con sé. In una diocesi del Canada da quando il vescovo ha nominato un congolese parroco della cattedrale, le chiesa è stracolma di gente mentre prima era vuota.

L’Europa però aiuta materialmente l’Africa.

Mons. Mansengwo: Ma l'Africa ha bisogno dell'Europa non solo nei beni materiali ma soprattutto nei valori: come il lavoro, il senso della ricerca, il prezzo del valore eterno della nostra vita sulla Terra, perché quando uno ne tiene conto non può rimanere seduto immobile.

La solidarietà suppone una pastorale organica di cui parla il sinodo africano, suppone il programma dell'aiuto reciproco, suppone il problema della missio ad gentes, così come quello dello scambio di sacerdoti e agenti di evangelizzazione.

Tutti i problemi sono per noi legati a quella visione comunitaria, alla visione della Chiesa-famiglia, dell'Umanità-famiglia che fa in modo che uno si senta per tendenza naturale portato a lottare e a condividere.