CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 21 novembre 2004 (ZENIT.org).- La missione della famiglia a servizio della Chiesa e della costruzione del Regno di Dio nella storia ha assunto “caratteristiche di eccezionale urgenza”, ha affermato Giovanni Paolo II ricevendo in udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

La XVI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Famiglia si è svolta in Vaticano dal 18 al 20 novembre ed è stata presieduta dal cardinal Alfonso López Trujillo, capo di questo dicastero vaticano.

“So che il dicastero lavora intensamente per diffondere il ‘Vangelo della famiglia’ – ha affermato il Santo Padre –. L’espressione è appropriata perché annunciare la ‘stupenda notizia’ della famiglia, che affonda le radici nel Cuore di Dio creatore, è una nobile e decisiva missione”.

La famiglia, fondata sul matrimonio, è infatti per il Papa “un’istituzione naturale insostituibile” ed un “elemento fondamentale del bene comune di ogni società”.

Chi distrugge “questo tessuto fondamentale dell’umana convivenza, non rispettandone l’identità e stravolgendone i compiti”, ha aggiunto il Pontefice, causa una “ferita profonda” nella società, provocando danni “spesso irreparabili”.

Circa il tema specifico dell’Assemblea Plenaria, “La missione delle coppie mature e sperimentate verso i fidanzati e le coppie giovani”, il Santo Padre ha incoraggiato i partecipanti “ad un impegno rinnovato in favore delle giovani famiglie”.

Come ha affermato nell’Esortazione apostolica “Familiaris Consortio”, infatti, “nell'azione pastorale verso le giovani famiglie la Chiesa dovrà riservare una specifica attenzione per educarle a vivere responsabilmente l'amore coniugale in rapporto alle sue esigenze di comunione e di servizio alla vita, come pure a conciliare l'intimità della vita di casa con la comune e generosa opera per edificare la Chiesa e la società umana” (n. 69).

Il Pontefice ha poi ricordato come nell’Esortazione, sottolineando che le famiglie giovani sono più esposte, “specialmente nei primi anni di matrimonio, ad eventuali difficoltà, come quelle create dall’adattamento alla vita in comune o dalla nascita di figli” (n. 69), abbia esortato i giovani coniugi “ad accogliere e a valorizzare intelligentemente l’aiuto discreto, delicato e generoso di altre coppie, che già da tempo vanno facendo l’esperienza del matrimonio e della famiglia”.

A questo proposito, Giovanni Paolo II ha rilevato con piacere “la crescente presenza in tutto il mondo di movimenti a favore della famiglia e della vita”, il cui dinamismo, “garantisce un aiuto prezioso nel suscitare l’opportuna risposta alla ricchezza della vocazione alla quale il Signore li chiama”.

Il Papa ha anche ribadito quanto già affermato nella Lettera alle Famiglie del 1994 sull’importanza della “la ricca esperienza di altre famiglie”, soprattutto quando “il ‘noi’ dei genitori, del marito e della moglie” si sviluppa “nel noi’ della famiglia, con il dono preziosissimo dei figli” (cfr. n. 16).

In questo modo, ha spiegato il Pontefice, si costruisce, in un clima di collaborazione, “la chiesa domestica, santuario della vita e vero pilastro portante per l’avvenire dell’umanità”.

A conclusione del suo intervento, il Papa ha affermato che il suo pensiero va al V Incontro Mondiale delle Famiglie, organizzato dal Pontificio Consiglio congiuntamente all’Arcidiocesi di Valencia, la quale nel 2006 “avrà l’onore di ospitare quell’evento”.

Invocando sui presenti “la continua assistenza divina”, il Santo Padre si è congedato dai partecipanti all’Assemblea Plenaria affidandoli “alla speciale intercessione della Santa Famiglia di Nazareth” e benedicendoli tutti “di cuore”.

Il Pontificio Consiglio per la Famiglia è stato istituito da Giovanni Paolo II nel 1981, in sostituzione del Comitato per la Famiglia, creato da Paolo VI nel 1973.

Al Consiglio spetta la promozione della pastorale in ambito familiare, mediante l’applicazione degli insegnamenti e degli orientamenti del Magistero ecclesiastico finalizzati ad aiutare le famiglie cristiane nel compimento della loro missione educativa e apostolica.