Alla GMG di Colonia, invitati anche i giovani non battezzati e non credenti

Intervista al responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio dei Laici

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ROMA, lunedì, 15 novembre 2004 (ZENIT.org).- Fervono i preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si svolgerà a Colonia, in Germania, dal 16 al 21 agosto del 2005.

Gi obiettivi sono ambiziosi e l’aspettativa è enorme. Per fare il punto sulla situazione, ZENIT ha intervistato il reverendo padre Francis Kohn, responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio dei Laici.

“Si tratta di un evento molto importante per la Chiesa, ma anche per il mondo – ha esordito Kohn –. Soprattutto per una Europa dominata da una cultura molto secolarizzata. Sappiamo per esperienza i grandi benefici che ricevono non solo le comunità cattoliche ma tutto il paese, dove si svolge la GMG”.

Quale può essere il contributo dei giovani alla Chiesa?

Francis Kohn: I giovani permettono di riscoprire la Chiesa con un volto sempre nuovo. Si tratta di giovani con grande fede e fervore. La GMG è un evento cattolico perché l’invito viene dal Papa ma c’è un’inculturazione, un’influenza sulla cultura locale.

Abbiamo potuto constatare che la GMG è un grande pellegrinaggio della fede, il nostro compito è quello di mettere in contatto i giovani con Cristo, favorire un incontro personale e fornire l’occasione per una conversione e la riscoperta dei sacramenti in particolare la Confessione e l’Eucaristia.

E’ certamente un incontro che permette di approfondire la fede. Abbiamo visto che è molto importante la catechesi, i giovani di oggi hanno un grande desiderio di approfondire la fede e hanno sete dell’Assoluto: vogliono conoscere la Verità.

Come si fa catechesi nella GMG?

Francis Kohn: Le catechesi vengono svolte dai Vescovi di diverse parti del mondo e sono al centro delle Giornate Mondiali della Gioventù. Le catechesi, le liturgie e gli incontri culturali dei giovani che provengono da tutte le parti del mondo, sono un’occasione unica e vera per approfondire la fede attraverso le diverse culture. Alla GMG i giovani scoprono altri modi di vivere la fede e altri modi di sperimentare la cultura cristiana.

Perché è stata scelta Colonia?

Francis Kohn: La scelta di Colonia è molto importante perché è la prima volta che si fa una Giornata Mondiale della Gioventù in una società di lingua tedesca. Questo sarà determinate per dare uno slancio nuovo e un aiuto alla Chiesa locale.

In ogni caso è una grande opportunità per la Chiesa europea per ritrovare uno slancio e una speranza. Inoltre c’è la possibilità di far riscoprire, senza polemiche, le radici cristiane dell’Europa. I giovani vogliono conoscere le il loro passato.

In questo contesto la Giornata Mondiale della Gioventù può essere un’esperienza positiva e una manifestazione in cui i giovani di oggi si dicono pronti alla riconciliazione e alla pace. Si può dire che ogni Giornata Mondiale della Gioventù è come una parabola di riconciliazione e di pace che supera tutte le frontiere e le divisioni di cultura e di lingua. Si tratta di una esperienza vera e non teorica.

Qual è il senso della tematica: “Siamo venuti ad adorarlo”?

Francis Kohn: C’è una continuità nella tematica. Nell’ultima GMG abbiamo riflettuto su “Vogliamo vedere Gesù” e adesso, prendendo spunto dai Magi affrontiamo il tema “Siamo venuti ad adorarlo”. Bisogna ricordare che i Magi erano pagani, e sono venuti da lontano per soddisfare la sete di Assoluto, per incontrare Gesù.

Il tema è stato scelto tre anni fa, molto prima che il Santo Padre decidesse di celebrare l’Anno Eucaristico, c’è quindi una convergenza per aiutare i giovani ad un incontro personale con Gesù Bambino, con la riscoperta dell’Incarnazione, con il mistero dell’Eucaristia e dell’adorazione eucaristica.

L’intenzione è quella di mostrare come vivere nel mondo offrendo la propria vita ed attività per la gloria di Dio e per il bene degli uomini.

L’’immagine dei magi che vengono ad adorare Gesù è molto simbolica, perché erano pagani, e ricercavano la verità senza pregiudizi. Hanno lasciato il loro paese senza sicurezze. Hanno iniziato un lungo viaggio seguendo la stella cometa, quindi con la fede nella Provvidenza, ed hanno visto Gesù con i loro occhi nella stalla di Betlemme e si sono inginocchiati.

Queste è molto importante perché la GMG è aperta a tutti, non solo ai Cattolici ed ai Cristiani ma anche ai giovani che non hanno nessuna fede e che non sono battezzati. E’ la prima volta in venti anni che il Papa ha invitato esplicitamente i giovani non battezzati, lontani dalla Chiesa, a venire a Colonia per la GMG.

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ZENIT Staff

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