CITTA’ DEL VATICANO, 17 marzo 2004 (ZENIT.org).- In occasione dell’Assemblea Plenaria organizzata dalla Pontificia Accademia pro Vita (19-22 febbraio 2004) i dottori John ed Evelyn Billings, hanno preso la parola per illustrare i risultati dell’introduzione in Cina del metodo da loro sviluppato al fine di insegnare alle donne a riconosce il proprio periodo di fertilità.
Durante l’Assemblea tenutasi in Vaticano in corrispondenza del X anniversario della fondazione della Pontificia Accademia pro Vita, la dottoressa Billings ha illustrato come suo marito nel 1985 scrisse al governo cinese offrendosi di poter introdurre in quel paese il “Billings Ovulation Method” (BOM) destinato a quelle coppie che desiderano avere un bambino o vogliono prevenire delle gravidanze indesiderate, in modo da ovviare ai problemi riscontrati nel campo della regolazione della fertilità.
Nel 1986 il Governo cinese, allora preoccupato della “rapida espansione della popolazione nonostante i drastici programmi di sterilizzazione collettiva e in favore dell’aborto”, ha affermato la dottoressa, accettò subito l’idea di una loro visita.
Tutto prese il via così, da un dialogo con un gruppo di membri dello “State Family Planning Commission” cinese, responsabile per il Programma Nazionale, in seguito al quale venne concessa loro la possibilità di tenere delle lezioni a Pechino, Shangai e Nanjing.
Sin dall’inizio, racconta la dottoressa Billings, furono coadiuvati da un gruppo di validi traduttori, composto da alcune giovani donne cinesi impiegate presso la “Caritas”, che dopo aver rapidamente imparato il metodo, furono in grado in poco tempo di stabilire dei centri, ad Hong Kong e nei territori circostanti inclusa la Macau portoghese, dove si potesse apprendere il BOM.
Nel 1995, si aggiunse anche il governo australiano, il quale garantì ai dottori Billings un finanziamento per un progetto di tre anni nella provincia di Anhui, situata a nord-ovest della parte orientale della Cina.
Questo programma è tuttora attivo e in base ai dati statistici aggiornati al 13 dicembre del 2003, riferiti dalla dottoressa Billings: 1.871 insegnanti hanno già ricevuto una adeguata preparazione che gli ha consentito di poter istruire altri 48.449 insegnanti cinesi.
I dati proposti dalla dottoressa Billings sono stati raccolti dal Professor Qian Shao-Zhen, Professore di Farmacologia all’Istituto di Shanghai di Materia Medica, l’Accademia cinese di Scienze, e presentati già in passato durante un congresso organizzato a Roma, Presso l’Università cattolica del Sacro Cuore, l’8 settembre 2000, dal “Centre for Study and Research in the Natural Regulation of Fertility”.
Fino a questo momento, in Cina, più di 3.645.600 coppie fertili stanno ricorrendo al metodo Billings per evitare le gravidanze. I risultati mostrano una percentuale di successo del 99%.
Di 48.267 coppie con problemi di fertilità già 15.640 sono riuscite a dare alla luce un bambino tramite il BOM, stando ai dati raccolti nei diversi centri, sebbene, molta più gente sta ricorrendo a questo metodo facendo di esso una delle principali alternative in Cina nella regolazione della fertilità.
Per un anno, in Cina, è stata messa alla prova l’autentica efficacia del metodo BOM confrontandolo con il mezzo di contraccezione più comune impiegato fino a quel momento, il “Tcu22oc”, un tipo della più comune “spirale”.
La ricerca è stata condotta su di un campione di 1.654 donne fertili di diversa estrazione sociale e di diverso livello culturale, di età compresa fra i 24 e i 35 anni, divise in due gruppi: in cui il primo di 992 donne, faceva uso del BOM; mentre il secondo di 662 donne faceva uso della “spirale”.
Ciò che emerse, in seguito, dai risultati fu che sia le percentuali di gravidanze che di discontinuità , nel seguire questo programma, erano più basse nel gruppo che faceva uso del BOM, in questo si ebbero 5 gravidanze, legate però ad una cattiva comprensione ed applicazione del metodo indicato, che una volta corrette, produssero risultati soddisfacenti.
Nel secondo gruppo, invece, l’uso della spirale aveva condotto ad una discontinuità nell’utilizzo di questo tipo di contraccettivo, in seguito a effetti collaterali come: emorragia, rigetti (15 casi), dolore, rimozioni mediche (38 casi), gravidanze (12 casi, il 2% del totale).
“Studi recenti condotti in tutte quelle zone dove il BOM è stato insegnato – ha continuato nel suo intervento la dottoressa Billings – hanno mostrato una soddisfacente riduzione di sette volte fino allo 0.61 % nella percentuale degli aborti artificiali rispetto al 4.06% di percentuale in quelle zone dove il metodo Billings non è stato ancora introdotto”.
La dottoressa Evelyn Billings, che nel suo discorso ha tenuto a sottolineare che “l’aborto non fa parte del BOM”, ha in seguito aggiunto che “poichè si calcola che le donne fertili in Cina sono circa 300 milioni, c’è ancora molto lavoro da fare”.
“Il passo iniziale di riuscire ad avere l’approvazione del governo al BOM è stato raggiunto con successo ed ha avuto come risultato alcuni finanziamenti cinesi ai programmi”, ha infine concluso la dottoressa.
Le ricerche mediche che alla fine condussero allo sviluppo e all’affinamento del Metodo di Ovulazione Billings cominciarono a Melbourne nel 1953. In quel tempo, i soli metodi naturali per regolare la fertilità erano il “Rhythm Method” e il “Temperature Method”. I ginecologi mostravano scarso interesse per i metodi naturali eccetto un gruppo ristretto di ginecologi cattolici che insegnavano il “Rhythm Method”.
Il Metodo Billings poggia sul fatto che l’ovulazione, la quale determina all’interno del ciclo mestruale di una donna il suo periodo di fertilità, è accompagnato dalla secrezione di particolari tipi di muchi da parte delle ghiandole poste all’altezza della cervice uterina, ben riconoscibili e scandite regolarmente.
Questo metodo naturale di pianificazione familiare “genera cooperazione e rispetto tra l’uomo e la donna. Sviluppa l’amore e la premura verso il partner e verso il bambino, arricchendo perciò la loro relazione”, ha detto Evelyn Billings una volta.
Per avere maggiori informazioni sui risultati delle ricerche condotte in Cina, visitare la pagina web: http://www.woomb.org/omrrca/bulletin/vol27/no4/chinaEvaluation.shtml