“La violenza è un metodo di lotta inferiore, brutale, illusorio soprattutto, figlio di debolezza, fonte di debolezza, malgrado, anzi, in ragione dei suoi effimeri trionfi”
L’arcivescovo denuncia la brutalità sviluppata tra i nigeriani che, al minimo malinteso religioso, politico o etnico, “sono pronti a commettere il più macabro omicidio”