Mancano poche ore: domani, sabato 5 settembre, alle ore 12 papa Francesco dedicherà la sua persona e le sue parole a più di 5000 membri delle Cellule, che arriveranno da tutto il mondo e che hanno nel cuore il desiderio di evangelizzare, di portare la Buona Novella a quanti ancora non la conoscono.
Il titolo del suo prezioso intervento sarà La gioia del Vangelo è una gioia missionaria, come a ribadire il concetto che la Chiesa deve essere aperta, uscire, farsi prossima a tutti.
Più di 5000 le persone che si sono iscritte per incontrare il 266° successore di Pietro nell’Aula Paolo VI del Vaticano. Molti i Paesi di provenienza, tra i quali spiccano la Cina, il Brasile, la Nuova Caledonia, il Burkina Faso- Sono attesi anche canadesi, statunitensi, maltesi, inglesi, francesi, belgi, irlandesi, tedeschi, ungheresi, portoghesi, cechi, spagnoli, svizzeri e polacchi, per un totale di circa 1000 stranieri.
L'Italia, come da previsioni, è notevolmente rappresentata: sono 4000, infatti, coloro che arriveranno a Roma per questo importante incontro.
Saranno presenti il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, il cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, e monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, che alle 10 presiederà la Santa Messa.
L'incontro è stato fortemente voluto da don Pi.Gi. Perini, fondatore e presidente dell'Organismo Internazionale di Servizio per le CPE. Fu lui stesso nel 1986 a conoscere in Florida questo metodo, adottato da padre Michael Eivers, e a restarne folgorato ed evangelizzato, nonostante i molti anni di sacerdozio alle spalle.
“Da quel momento e’ iniziata la svolta per la mia vita personale e sacerdotale, una vera conversione”, spiega don Pi.Gi., da sempre impegnato ad avvicinare alla Chiesa i lontani, gli assenti. Anche coloro che lo hanno seguito e ascoltato, e sono tantissimi, hanno visto cambiare la propria vita, ricevendo la gioia di incontrare il Signore Gesù. Molti di questi offrono la propria esistenza come strumento per farLo conoscere, per annunciare il Suo amore grande ed eterno per ciascuno di noi.
L'incontro con il Papa avviene in un anno molto importante per le CPE, che il 12 aprile scorso, festa della Divina Misericordia, sono state riconosciute definitivamente dal Pontificio Consiglio per i Laici, che ha visto nell'Organismo e nel suo metodo di Annuncio, efficacia e valore per la Chiesa Universale. “Questo significa che ogni Vescovo, che lo ritenga opportuno, potrà liberamente adottare questo sistema per l'evangelizzazione della propria diocesi”, conclude don Pi.Gi., riferendosi all’Evangelii Gaudium, in cui il Papa in diversi punti dell’esortazione apostolica, sottolinea l'importanza per la Chiesa di rinvigorire l'identità missionaria dei fedeli laici e sollecitare nei pastori la consapevolezza di far divenire la propria parrocchia una comunità ardente di fede e di evangelizzazione.