La sospensione “per motivi che non dipendono dalla Santa Sede”. Il presule avrebbe dovuto presiedere l’ordinazione di un vescovo e, nell’occasione, incontrare governo e opposizione per mediare la crisi nel Paese
Il Governo indiano conferma che sono in corso gli ultimi sforzi per garantire la liberazione del religioso. La Chiesa locale ottimista, ma invita alla prudenza