Un Angelus di preghiera e di riflessione

Dopo il Concistoro papa Francesco medita sull’unità della Chiesa

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Nell’Angelus successivo al Concistoro, il Papa – ricordando quanto scritto da San Paolo alla comunità dei Corinzi, dilaniata da conflitti intestini, ha affermato chiaramente che il battesimo rende uguali tutti i Cristiani, conferendo a ciascuno di loro la stessa dignità.

La dialettica, la discussione, le divergenze di opinioni sono naturali tra i credenti, così come in ogni comunità umana: riconoscendo però reciprocamente il carisma conferito dal Battesimo, si evita che queste differenze degenerino in ostilità personale.

Quanti sono insigniti dell’Ordinazione devono vivere la loro particolare funzione nella comunità dei credenti in termini di servizio, non considerandosi quali “proprietari” della Chiesa.

Qui il Papa compie un importante avvicinamento dottrinale agli Evangelici: se è vero che essi non riconoscono questo Sacramento, per cui i Pastori svolgono soltanto una funzione di assistenza e di consiglio rivolta alla comunità in considerazione di una particolare competenza dottrinale, l’attenuazione del ruolo gerarchico gerarchica attribuito ai Sacerdoti sui fedeli segna una direzione nuova su cui si indirizzerà la meditazione ecclesiologica.

Quanto ai Cardinali riuniti a Roma, il Papa ha ricordato che essi hanno arrecato un importante aiuto alla attività di governo della Chiesa, e questo va in direzione del riconoscimento del criterio della collegialità.

Ance il Pontefice, però, deve svolgere la propria funzione come servizio alla Chiesa.

La ridefinizione del primato petrino, la sua reinterpretazione nei termini originari, vigenti in altre epoche della storia ecclesiastica, è oggetto attualmente di una meditazione sia in ambito cattolico, sia nel confronto con gli Ortodossi: il fatto però che Bergoglio ribadisca il concetto della autorità intesa essenzialmente come servizio significa comunque che questa riconsiderazione lo trova consenziente e partecipe.

In conclusione, sembra di poter cogliere nelle parole del Papa l’eco delle discussioni avvenute tra Cardinali nelle riunioni plenarie precedenti il Concistoro, destinate a proseguire e ad approfondirsi nel futuro.

Nella Chiesa torna a fervere la discussione, animata dallo Spirito Santo, che soffia quando e come vuole.

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Alfonso Maria Bruno

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