Pregnant woman with fetus

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Aborto: anche la stampa di sinistra a difesa dei pro-life

“Le Monde” e “Liberation” criticano la proposta di legge che punirebbe i siti web di associazioni disponibili ad aiutare gestanti indecise

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Contro la proposta di legge liberticida in discussione al Parlamento francese, la levata di scudi arriva persino dalla stampa progressista. Alla Camera dei Deputati, la maggioranza socialista ha appena approvato la disposizione per la quale saranno puniti con detenzione fino a 2 anni e multa fino a 30mila euro, i siti web di quelle associazioni che offrono conforto umano e consulenza a quelle donne indecise se abortire o meno.
Secondo il quotidiano Le Monde, la nuova normativa potrebbe ispirare provvedimenti sempre più repressivi contro coloro che dissentono dalle “verità ufficiali” sui temi eticamente sensibili. “Due dei principi fondamentali della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino sulla libertà d’espressione e la legalità dei delitti e delle pene non mancheranno di essere invocati davanti al Consiglio costituzionale”, si legge nell’editoriale. La costituzionalità della legge è stata peraltro contestata anche dall’opposizione di centrodestra.
“Quanto alla necessità urgente di colpire così forte, la questione a sua volta si pone – scrive ancora Le Monde – Nel ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, le francesi sono ostacolate in modo massiccio da questi siti? Il governo non l’ha dimostrato. Il numero d’Ivg in Francia è stabile”.
Il punto di vista di Le Monde, come è evidente, difende più la libertà di espressione che la vita nascente ma rappresenta comunque un punto di vista significativo nella cultura liberal transalpina.
A rincarare la dose, l’altro quotidiano della gauche, Liberation,  notoriamente su posizioni ancora più a sinistra, che denuncia un “testo giuridicamente sbilenco, che potrebbe essere censurato dal Consiglio costituzionale, e che solleva numerosi interrogativi” e che orienta la maggioranza “su un versante pericoloso”, con un testo di legge che “si apparenta di fatto a un delitto di ostacolo alla comunicazione governativa”, sottomettendo, di fatto, i siti pro-life “alla sola verità ammessa sul tema, quella del sito del governo”, quando, in realtà, “la scienza stessa non ha una risposta inflessibile sul tema”.
Anche Quadrature du net, nota associazione francese per la libertà di espressione su Internet, esprime sfavore per la bozza di legge che “attenta indiscutibilmente alla libertà d’espressione”.

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ZENIT Staff

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