"La saggezza del tempo" - L'icona scelta dal Santo Padre Francesco per l'evento. Titolo: Koinonia (la comunione fraterna) - Foto © Vatican Media

Synod18: "La saggezza del tempo"

Incontro dei giovani e degli anziani con il Santo Padre Francesco e domande rivolte al Santo Padre nel corso dell’incontro

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Questo pomeriggio, alle ore 16, presso l’Istituto Patristico Augustinianum, ha luogo “La saggezza del tempo” – Incontro dei giovani e degli anziani con il Santo Padre Francesco, evento speciale nell’ambito della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. (3-28 ottobre 2018).
L’incontro nasce dal progetto editoriale di padre Antonio Spadaro, S.I., in uscita oggi, “La saggezza del tempo. In dialogo con Papa Francesco sulle grandi questioni della vita”, raccolta di 250 interviste ad anziani in più di 30 Paesi, grazie all’aiuto di organizzazioni no-profit come Unbound e Jesuit Refugee Service.
Dopo gli interventi di S.E. Mons. José Domingo Ulloa Mendieta, O.S.A., Arcivescovo di Panamá e Presidente del Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù 2019, e dell’Autore, padre Antonio Spadaro, Direttore de “La Civiltà Cattolica”, il Santo Padre Francesco risponderà a braccio alle domande di un gruppo di giovani e anziani provenienti da Colombia, Italia, Malta e Stati Uniti.

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Domande rivolte al Santo Padre nel corso dell’Incontro “La saggezza del tempo”
 
Federica Ancona — Italia, 26 anni
Papa Francesco, oggi noi giovani siamo sempre esposti a modelli di vita che esprimono una visione “usa e getta”, quella che lei chiama “cultura dello scarto”. Mi sembra che la società oggi ci spinge a vivere una forma di individualismo che poi finisce nella competizione. Non mi chiedono di dare il meglio di me, ma di essere sempre migliore degli altri. Ma ho l’impressione che chi cade in questo meccanismo alla fine finisce per sentirsi un fallito. Qual è invece la strada per la felicità? Come faccio a vivere una vita felice? Come possiamo noi giovani guardarci dentro e capire che cosa è davvero importante? Come possiamo noi giovani creare rapporti veri e autentici quando tutto attorno a noi sembra finto, di plastica?
[Pope Francis, today we young people are always exposed to ways of life that reflect a “disposable” perspective, what you call a “culture of waste.” It seems to me that I am surrounded by people who pressure me to live a form of individualism that results in competition. I am not asked to give my best, but to always be better than others. But I get the impression that whoever falls into this system eventually ends up becoming or feeling like a failure. What is instead the path to happiness? How can I live a happy life? How can we young people look inside ourselves and figure out what is truly important? How can we young people create true and authentic relationships when everything around us seems fake, plastic?] Tony and Grace Naudi —Malta, 71 e 65 anni
Holy Father, my name is Tony. My wife Grace and I have raised a family of four, a son and three daughters, and we have five grandchildren. Like many Catholic parents, we have given our children a Catholic education, and have always endeavoured to nurture in them a way to apply the word of God in their daily lives. When we look around us, we see that despite the many endeavours of parents to pass on the faith, children are sometimes very critical; they challenge us and seem to reject their Catholic education. What should we say to them? Faith is important to us. It is painful for us to see our children and grandchildren far from the faith or wrapped up in more worldly or superficial things. Please give us a word of encouragement and support. What can we do as parents and grandparents to share our faith with our children and grandchildren?
[Santo Padre, mi chiamo Tony. Mia moglie Grace ed io abbiamo cresciuto una famiglia di quattro figli, un figlio e tre figlie, e abbiamo cinque nipoti. Come molte famiglie, abbiamo dato ai nostri figli un’educazione cattolica, e abbiamo fatto di tutto per aiutarli a vivere la parola di Dio nella loro vita quotidiana. Eppure, nonostante i nostri sforzi come genitori di trasmettere la fede, i figli qualche volta sono molto critici, ci contestano, sembrano respingere la loro educazione cattolica. Che cosa dobbiamo dire loro? Per noi la fede è importante. È doloroso per noi vedere i nostri figli e i nostri nipoti lontani dalla fede o molto presi dalle cose più mondane o superficiali. Ci dia una parola d’incoraggiamento e di aiuto. Che cosa possiamo fare come genitori e nonni per condividere la fede con i nostri figli e i nostri nipoti?] Rosemary Lane —Stati Uniti d’America, 30 anni
Holy Father, I had the privilege of spending a year gathering wisdom from elders around the world for the book Sharing the Wisdom of Time. I asked every elder how they dealt with uncertainty and with their doubts about the future. One wise woman, Conny Caruso, told me to never stop and watch life go by, but to keep moving, knowing that someone is taking care of me. Such certainty is harder to come by today. I took great comfort in her words of trust and faith, as well as those of fellow elders, and I’m inspired by the trust and faith you model, Pope Francis. Even so, we young people live in a world that feels unstable and full of challenges. What would you, speaking as a grandfather, say to young people who long to trust that their dreams and deepest desires will unfold as they hope?
[Santo Padre, ho avuto il privilegio di trascorrere un anno raccogliendo la saggezza dagli anziani di tutto il mondo per il libro La saggezza del tempo. Mi è accaduto di chiedere ad alcuni anziani come affrontano le loro fragilità, le loro incertezze per il futuro. Una donna saggia, Conny Caruso, mi ha detto che io non devo mai darmi per vinta. Devo darmi da fare, lottare, avere fiducia nella vita. Ma oggi la fiducia non la si può dare per scontata. Anche da lei io avverto personalmente questo messaggio di fiducia. Mi fa riflettere che la fiducia mi venga da persone che hanno vissuto già a lungo. Noi giovani viviamo una vita difficile, viviamo in un mondo instabile e pieno di sfide. Che cosa direbbe lei, da nonno, a giovani che vogliono avere fiducia nella vita, che desiderano costruirsi un futuro all’altezza dei loro sogni?] Fiorella Bacherini — Italia, 83 anni
Papa Francesco, sono preoccupata. Ho tre figli. Uno è gesuita come lei. Hanno scelto la loro vita e vanno avanti per la loro strada. Ma guardo anche attorno a me, guardo al mio Paese, al mondo. Vedo crescere le divisioni e la violenza. Ad esempio, sono rimasta molto colpita dalla durezza e dalla crudeltà di cui siamo stati testimoni nel trattamento dei rifugiati. Non voglio discutere di politica, parlo dell’umanità. Com’è facile far crescere l’odio tra la gente! E mi vengono in mente i momenti e i ricordi di guerra che ho vissuto da bambina. Con quali sentimenti lei sta affrontando questo momento difficile della storia del mondo?
[Pope Francis, I’m worried. I have three children. One is a Jesuit like yourself. They have chosen their life and go along on their path. But I also look around me, I look at my country, at the world. I see increasing division and violence. For example, I have been very struck by the harshness and cruelty we have witnessed in the treatment of refugees. I do not want to discuss politics, I’m talking about humanity. How easy it is to foster hatred among people! And I recall the moments and memories of war that I experienced as a child. With what feelings are you facing this difficult moment in the history of the world?] Yennifer Tatiana Valencia Morales — Colombia, 20 anni
Papa Francisco, al reunir historias para este libro, las vidas de los mayores me dejaron una fuerte impresión. Estoy segura de que a lo largo de su vida ha escuchado muchas historias. ¿Qué fue lo que le inspiró a aceptar este proyecto y a escuchar las historias de los abuelitos que aparecen en el libro? Muchas de las historias son de personas mayores que viven en pobreza, personas que a los ojos del mundo, de la sociedad, no son relevantes. Nadie se molesta en escucharlos. ¿Siente que las historias le han tocado el corazón, le han cambiado? ¿Le gusta escuchar historias de la vida de las personas? ¿Le ayuda en su vocación como Papa?
[Pope Francis, in collecting the stories of this book, I have been deeply impressed by the lives of the elderly. You must have already heard so many stories in your life. What inspired you to accept this project and to listen to the life stories of the elders in this book? Many of the stories in this book are of older people who live in great poverty, people who are not relevant in the eyes of the world, of society. No one bothers to listen to them. After listening to such life stories, do you feel touched, changed? Do you enjoy listening to life stories? Does it help you in your vocation as the pope?] [Papa Francesco, raccogliendo le storie di questo libro io sono rimasta profondamente colpita dalla vita degli anziani. Lei di storie ne avrà già ascoltate tante nella sua vita. Che cosa l’ha spinta ad accettare questo progetto e ad ascoltare le storie di vita delle persone anziane presenti in questo libro? In questo libro molte storie sono di anziani che vivono situazioni di grande povertà, gente non rilevante agli occhi del mondo, della società. Nessuno starebbe ad ascoltarle. Dopo aver ascoltato storie di vita lei si sente toccato, cambiato? Le piace ascoltare le storie di vita? La aiuta nel suo mestiere di Papa?] Martin Scorsese — Stati Uniti, 75 anni
Holy Father, today, it is commonly believed that people are incapable of change, that goodness is nothing more than a posture, and that humiliation, destruction and terror are simply “the way of the world.” One hears and reads and sees this everywhere. It is an accepted point of view. How does a human being live a good and just life in a society motivated by greed and vanity and controlled by the exercise of violent power—in other words, in the presence of evil?
[Santo Padre, oggi le persone fanno tanta fatica a cambiare, a credere nel futuro. Non si crede più nel bene. Ci guardiano attorno, leggiamo i giornali e sembra che ormai la vita del mondo sia segnata dal male, persino dal terrore e dall’umiliazione. In che modo oggi un essere umano può vivere una vita buona e giusta in una società dove ciò che spinge ad agire sono avidità e vanità, dove il potere si esprime con violenza. Come faccio a vivere bene quando faccio esperienza del male?]

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ZENIT Staff

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