Solidarietà globalizzata

L’aula dell’Expo Milano 2015 è aperta e tutti, da bravi studenti, abbiamo da imparare

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L’evento dell’anno che trova il suo simbolo nell’albero della vita ha avuto un buon inizio e una solenne inaugurazione, anche con il videomessaggio di Papa Francesco.

I valori della vita, la dignità dell’uomo, il diritto al cibo per tutti, e poi ancora la denuncia del “paradosso dell’abbondanza” e la condanna dello scandalo della ricchezza che provoca scarti ed emarginazioni sociali, costituiscono il filo conduttore dell’Expo che celebra e racconta come “nutrire il Pianeta” e come valorizzare l’energia che dà vita.

I bambini, che hanno cantato con la mano nel cuore l’inno nazionale, hanno concluso, modificando le tradizionali parole dell’inno di Mameli, con la dichiarazione d’impegno e di coraggio: ”Siam pronti alla vita”

E’ questa un’espressione che rivela una nuova coscienza civile che si nutre di valori e diffonde benessere, come appare nei diversi padiglioni che ricostruiscono ambienti e realtà dei diversi Paesi, nella convergenza di un comune ideale di benessere e di progresso per tutti i popoli.

Assicurare a tutti il pane quotidiano e riflettere che “non di solo pane vive l’uomo”, tema del padiglione della Città del Vaticano, che nelle quattro sezioni: “Un giardino da custodire”, “un cibo da condividere”, “un pasto che educa”, “un pane che rende presente Dio nel mondo” trasmette un messaggio educativo che contribuisce a modificare il modo di pensare, di sentire e di agire.

Custodire il giardino che è stato affidato all’uomo, proteggere il mondo fragile che spesso perde e spreca risorse, valorizzare i doni della natura che aiutano a dare cibo e nutrimento necessari per vivere, sono questi i valori che la lezione dell’Expo diffonde e illustra ai numerosi visitatori.

La campagna mondiale della Caritas internazionale nel motto “Dividere per Moltiplicare. Spezzare il pane declina le azioni concrete contro il dramma della fame nel mondo.

La constatazione che ogni giorno si buttano nei cassonetti 13 mila quintali di pane, e lo spreco domestico raggiunge il 42% della merce che viene buttata, è una grave vergogna che offende chi muore di fame.

La voce dei poveri che muoiono di fame e che con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte», è stata portata da Papa Francesco , reclamando per tutti pane e lavoro.

La coincidenza con la festa del primo maggio, festa del lavoro che oggi diminuisce sempre più a causa della grave crisi economica del Paese, assegna alla cerimonia d’inaugurazione dell’Expo una dimensione di speranza e di certezza

“L’Italia ce la farà” ha detto il presidente Sergio Mattarella ed il capo del Governo, Matteo Renzi, ha confermato da Milano che “Oggi comincia il domani per l’Italia”, la scommessa è stata lanciata, si auspica che si possa vincerla con successo.

L’evento EXPO che raccoglie l’adesione di 145 Nazioni in un cocktail di profumi, di lingue, di culture, di abiti, di musiche e di cibi, pone al centro dell’attenzione del mondo la città di Milano e la nazione Italia, con le vestigia del suo patrimonio artistico, la bellezza del paesaggio, il fascino delle nuove tecnologie, la creatività nel cibo.

L’orgoglio di essere italiani si sente e si percepisce anche nell’armonia di luci, colori, giochi d’acqua e bolle di sapone che rivelano una particolare vitalità e cantano alla vita che è bella e vale la pena viverla e intensamente.

SOLIDARIETA’ globalizzata

L’evento dell’anno che trova il suo simbolo nell’albero della vita ha avuto un buon inizio e una solenne inaugurazione, anche con il videomessaggio di Papa Francesco.

I valori della vita, la dignità dell’uomo, il diritto al cibo per tutti, e poi ancora la denuncia del “paradosso dell’abbondanza” e la condanna dello scandalo della ricchezza che provoca scarti ed emarginazioni sociali, costituiscono il filo conduttore dell’Expo che celebra e racconta come “nutrire il Pianeta” e come valorizzare l’energia che dà vita.

I bambini, che hanno cantato con la mano nel cuore l’inno nazionale, hanno concluso, modificando le tradizionali parole dell’inno di Mameli, con la dichiarazione d’impegno e di coraggio: ”Siam pronti alla vita”.

E’ questa un’espressione che rivela una nuova coscienza civile che si nutre di valori e diffonde benessere, come appare nei diversi padiglioni che ricostruiscono ambienti e realtà dei diversi Paesi, nella convergenza di un comune ideale di benessere e di progresso per tutti i popoli.

Assicurare a tutti il pane quotidiano e riflettere che “non di solo pane vive l’uomo”, tema del padiglione della Città del Vaticano, che nelle quattro sezioni: “Un giardino da custodire”, “un cibo da condividere”, “un pasto che educa”, “un pane che rende presente Dio nel mondo” trasmette un messaggio educativo che contribuisce a modificare il modo di pensare, di sentire e di agire.

Custodire il giardino che è stato affidato all’uomo, proteggere il mondo fragile che spesso perde e spreca risorse, valorizzare i doni della natura che aiutano a dare cibo e nutrimento necessari per vivere, sono questi i valori che la lezione dell’Expo diffonde e illustra ai numerosi visitatori.

La campagna mondiale della Caritas internazionale nel motto “Dividere per Moltiplicare. Spezzare il pane declina le azioni concrete contro il dramma della fame nel mondo.

La constatazione che ogni giorno si buttano nei cassonetti 13 mila quintali di pane, e lo spreco domestico raggiunge il 42% della merce che viene buttata, è una grave vergogna che offende chi muore di fame.

La voce dei poveri che muoiono di fame e che con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte», è stata portata da Papa Francesco , reclamando per tutti pane e lavoro.

La coincidenza con la festa del primo maggio, festa del lavoro che oggi diminuisce sempre più a causa della grave crisi economica del Paese, assegna alla cerimonia d’inaugurazione dell’Expo una dimensione di speranza e di certezza

“L’Italia ce la farà” ha detto il presidente Sergio Mattarella ed il capo del Governo, Matteo Renzi, ha confermato da Milano che “Oggi comincia il domani per l’Italia”, la scommessa è stata lanciata, si auspica che si possa vincerla con successo.

L’evento EXPO che raccoglie l’adesione di 145 Nazioni in un cocktail di profumi, di lingue, di culture, di abiti, di musiche e di cibi, pone al centro dell’attenzione del mondo la città di Milano e la nazione Italia, con le vestigia del suo patrimonio artistico, la bellezza del paesaggio, il fascino delle nuove tecnologie, la creatività nel cibo.

L’orgoglio di essere italiani si sente e si percepisce anche nell’armonia di luci, colori, giochi d’acqua e bolle di sapone che rivelano una particolare vitalità e cantano alla vita che è bella e vale la pena viverla e intensamente.

L’aula dell’Expo è aperta e tutti, da bravi studenti, abbiamo da imparare.

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Giuseppe Adernò

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