Parlamento Universale della Gioventù riunito a Salamanca - Foto © Institute Id of Christ the Redeemer Idente Missionaries - Fondazione Idente di Studi e di Ricerca

Prendere decisioni a partire dalla pace e per la pace

Manifesto del Parlamento Universale della Gioventù riunito a Salamanca – Comunicato Stampa: Institute Id of Christ the Redeemer Idente Missionaries – Fondazione Idente di Studi e di Ricerca

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Imparare a dialogare e prendere decisioni insieme come via per la pace: è questo l’obiettivo che fa da filo conduttore al “Manifesto finale” che il Parlamento Universale della Gioventù (PUG) ha presentato il 3 agosto alla Pontificia Università di Salamanca (UPSA) raccogliendo il lavoro di tremila giovani “parlamentari” di 31 paesi, di diverse tradizioni e confessioni religiose, che per una settimana si sono incontrati in un ambiente ricco e multiculturale, grazie anche alla presenza di giovani di nazionalità indigena andina e amazzonica.
La comunione contro l’individualismo, la diversità contro l’uniformità, la crisi come opportunità e l’apertura alla trascendenza: sono, secondo il Manifesto, alcune delle basi per costruire una pace duratura attraverso il processo decisionale in qualsiasi settore vitale. Paragonando la pace ad un edificio in costruzione continua, i giovani affermano che i suoi pilastri, tra gli altri, sono la priorità dei processi sull’immediato, la ricchezza della diversità, il bene comune e l’aiuto reciproco. Tutto questo come condizione necessarie affinché le decisioni comuni provengano da relazioni e dialoghi nella e dalla pace.
Il Presidente della Fondazione Fernando Rielo e dei Missionari Identes, P. Jesús Fernández, ha inviato un messaggio ai giovani rinuiti a Salamanca sottolineando che il progresso scientifico e tecnico non garantisce di per sé la pace, anche se questa non è possibile senza di quello;  ma ciò che è necessario sono l’attenzione per l’altro e per la cura del pianeta. “Dobbiamo costruire autentici legami umani”, ha affermato P. Fernandez che citando Fernando Rielo, ha aggiunto: “Dobbiamo sapere che l’amore è il motore della storia, della scienza, della famiglia e della pace”.
Anche Marta Simoncelli, coordinatrice della Penisola Iberica di Scolas Occurrentes, ha dichiarato che forum come questo di Salamanca sono la massima espressione di un’educazione che include la famiglia e la società nel suo insieme, senza la quale la pace non è possibile. Simoncelli ha inoltre logiato il fatto che il Manifesto del PUG si propone di costruire ponti e diffondere la cultura dell’incontro.
Il Vescovo della diocesi di Salamanca, Monsignor Carlos López Hernández, ha sottolineato la profondità del Manifesto del PUG, perché andando al di là dell’aspetto sociologico e politico, “riflette l’umanesimo delle Beatitudini, ricordando che l’umanesimo di Cristo è valido per tutti gli esseri umani”. Ha quindi incoraggiato i giovani a non dimenticare che solo attraverso la pace interiore, dono pasquale e frutto della riconciliazione che Cristo ci porta, è possibile trasmettere e costruire la pace.
Dopo la solenne firma del Manifesto da parte di tutti i giovani, è stato annunciato che l’edizione 2021 si terrà a Quito (Ecuador) sul tema “Libertà di pensiero, espressione e reti di comunicazione”.
Le edizioni precedenti del PUG si sono tenute a Roma (2009), all’ONU a New York (2010), all’Università Humboldt di berlino (2014) e a Pechino (2017). Questa quinta sessione internazionale è stata organizzata con la collaborazione della Pontificia Università di Salamanca, dell’Università Tecnica Particolare di Loja (Ecuador), della Pontificia Università Cattolica dell’ Ecuador (sedi di Ibarra e Santo Domingo), della Blanquerna-Università Ramón Llull, dell’Università Cattolica di Murcia e dell’Università “Francisco de Vitoria” di Madrid.

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ZENIT Staff

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