Maria Vergine - © ZENIT HSM

Papa ai Maristi: "Un buon educatore segua l'esempio di Maria"

Messaggio di Francesco ai Padri Maristi in occasione del bicentenario della fondazione della Congregazione

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Educare è “espressione della bontà e della misericordia di Dio”. Lo ha scritto Papa Francesco in un messaggio inviato oggi, 20 aprile 2017, al superiore generale dei Fratelli Maristi, Emili Turú Rofes, in occasione del bicentenario della fondazione della Congregazione e del prossimo Capitolo generale che si terrà in Colombia il prossimo settembre.
Il Santo Padre nella sua lettera pone l’accento sul carisma educativo dei Maristi. Lo fa ricordando le parole del fondatore, Marcellino Champagnat: “L’educazione è per il bambino quello che la coltivazione è per la terra. Per quanto buono sia il terreno, se non lo si ara, non produce che rovi ed erbacce”. Compito dell’educatore, osserva dunque Francesco, “è una dedizione costante che richiede sacrificio”. Tuttavia, soggiunge, “l’educazione è una questione di cuore e questo la rende differente e sublime”.
Il Pontefice invita allora gli educatori ad “essere coscienti” che “il terreno che lavorate e modellate è sacro, vedendo in esso l’amore e l’impronta di Dio”. Nella società di oggi – prosegue – è importante il ruolo degli educatori, perché c’è bisogno “di persone solide nei loro principi che diano testimonianza di quello in cui credono e così costruire un mondo migliore per tutti”.
Infine Papa Francesco indica la Vergine Maria come esempio da seguire, ricordando il motto dei Maristi “Tutto a Gesù per mezzo di Maria, tutto a Maria per Gesù”. Ecco allora che il “buon religioso educatore” deve fare proprie umiltà, prontezza e servizio di Maria. Solo così – conclude il Pontefice – “i giovani riconosceranno nel vostro modo di essere e di agire che c’è qualcosa di straordinario e capiranno che vale la pena non solo imparare questi valori, ma soprattutto interiorizzarli e imitarli”.

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ZENIT Staff

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