Miracolo a Pompei?

Una donna di 74 anni sarebbe guarita da emiparesi ma l’Ufficio Comunicazioni del celebre santuario mariano invita alla prudenza e ad attendere gli accertamenti medici

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Sul caso del presunto miracolo avvenuto al santuario mariano di Pompei un paio di settimane fa, la Chiesa invita alla prudenza. Domenica 23 marzo, Michelina Comegna, 74 anni, madre di cinque figli e nonna di dodici nipoti, da undici anni sofferente di emiparesi cronica a seguito di un ictus, si era recata in pellegrinaggio presso il santuario, dove aveva assistito alla Santa Messa.

Secondo quanto riferito da uno dei figli, la donna, subito dopo aver ricevuto l’eucaristia aveva avvertito “una sensazione di benessere unica” ed “un senso di calore fortissimo”, rimanendo “quasi stordita da un intenso profumo di fiori”, avvertito solo da lei e definito “davvero meraviglioso”.

Al momento di rientrare al proprio posto a sedere nel santuario, la signora Comegna era inaspettatamente riuscita a non appoggiarsi sotto braccio al marito ma si era avviata da sola e a passo rapido. Tra lo stupore dei presenti – a partire dal marito e del sacerdote celebrante – la donna aveva realizzato che qualcosa di eccezionale le era accaduto.

In attesa che la signora Comegna si sottoponga agli opportuni accertamenti neurologici che dovranno verificare l’effettiva guarigione, è arrivato il commento dell’Ufficio Comunicazioni del Santuario che, “rilevando che la signora afferma di aver vissuto un’esperienza di benessere della quale ringrazia Dio e la Vergine Maria”, ha dichiarato di “attendere che vengano fatti i debiti accertamenti scientifici prima di pronunciarsi”.

La nota ricorda che “fin dalla fondazione di questo santuario, numerosi eventi prodigiosi sono avvenuti per intercessione della Vergine di Pompei e del Beato Bartolo Longo” e ribadisce che “alla medicina tocca dare certezze scientifiche in merito”. (L.M.)

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ZENIT Staff

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