Sergio Mattarella

WIKIMEDIA COMMONS

Mattarella: “Sconsiderato chi mette in discussione i vaccini”

L’intervento del presidente della Repubblica, in occasione della Giornata sulla lotta al cancro

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Grande riconoscenza” è stata espressa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai ricercatori italiani, in occasione della Giornata sulla lotta al cancro, celebrata stamattina al Quirinale, alla presenza delle più importanti personalità del mondo sanitario italiano.
Prendendo atto che è importante “spingere per fare sempre meglio e di più” e “valorizzare e far conoscere i risultati che si conseguono”, il capo dello Stato ha anche esortato le istituzioni a “garantire il diritto universale alla salute ed a monitorare un mercato difficile, influenzato da imprese transnazionali che, se contribuiscono in modo positivo alle attività di ricerca, vanno sollecitate a condividere la responsabilità della comunità internazionale per la salute nel ventunesimo secolo, superando la contrapposizione tra diritti di proprietà intellettuale e diritti umani”.
Mattarella ha poi definito “sconsiderate” e “prive di fondamento” le affermazioni di chi mette in discussione le “vaccinazioni”, ritenute “essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati”.
“È necessaria una alleanza virtuosa tra scienza e mondo della comunicazione – ha proseguito il presidente della Repubblica -. La lotta che insieme conduciamo contro il cancro è collegata all’affermazione di un più generale diritto alla salute, e un ruolo di grande rilievo all’informazione. Notizie infondate o campagne di indicazioni sbagliate possono provocare comportamenti gravi e condizionare la vita di persone sofferenti. Attenzione e serietà devono essere massimi. In materia di salute – ha poi concluso Mattarella – pubblicare notizie senza adeguata verifica viola i principi basilari dell’informazione”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione