Daily meditation on the Gospel

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La preghiera cristiana

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 21,34-36

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Lettura

Nel brano evangelico di oggi, Gesù ci esorta a vegliare pregando perché possiamo avere la forza di superare tutte le tentazioni e di incontrarlo nella nostra vita. La preghiera cristiana nasce dallo stupore e dalla meraviglia per la grandezza di Dio e contemporaneamente dalla consapevolezza dei nostri limiti, che rimandano a Qualcuno che sappia colmare le nostre deficienze. Sant’Agostino, nelle sue Confessioni, scrive: «Il nostro cuore, o Dio, è inquieto finché non riposa in te».

Meditazione

Il battezzato non può pregare come vuole, ma deve conoscere e rispettare i caratteri della preghiera cristiana, che è innanzitutto soprannaturale. Egli, infatti, prega sotto l’impulso dello Spirito Santo che lo “muove” e lo guida alla ricerca della volontà di Dio. Il secondo carattere è quello trinitario. Pregando, il credente entra in comunione con la Trinità, ha “accesso” al Padre per mezzo del Figlio Gesù Cristo nello Spirito Santo. Nel colloquio interiore incontra la Trinità presente in lui. Questo carattere trinitario va strettamente congiunto a quello cristologico, non solo in quanto preghiera di Cristo, ma anche perché preghiera a Cristo e per mezzo di Lui. Il quarto carattere è l’ecclesialità. Sia che preghi da solo, nel silenzio della propria stanza, sia che lo faccia insieme con altri, il cristiano prega sempre nella Chiesa, in quanto è vitalmente inserito in essa. Il battezzato, quando prega, prega nella Chiesa e per la Chiesa. Il cristiano non deve smettere di pregare neanche quando, scosso e sconcertato da tante contraddizioni e resistenze in sé e intorno a sé, ha l’impressione di non farcela più a credere. Infatti, la forma prima ed originale della preghiera del credente è la seguente: “Credo, Signore, aiutami nella mia incredulità”. Propriamente parlando, la preghiera cristiana non è mai privata. Questo non significa che non sia e non debba essere “personale”, oppure che solo la preghiera fatta insieme con gli altri, o quella liturgica, sia cristianamente valida. La preghiera è personale anche quando è fatta in comune, e la stessa preghiera liturgica non avrebbe valore se non fosse un atto personale dei membri che formano la comunità celebrante. L’ecclesialità della preghiera cristiana significa che il battezzato, quando prega, prega nella Chiesa e per la Chiesa.

Preghiera

«Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto. Eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani» (dal Salmo 138).

Agire

Oggi preghiamo più intensamente, recitando con attenzione il Rosario, che ci permette di contemplare gli avvenimenti più importanti della vita di Gesù, i quali sono per noi avvenimenti di salvezza.

Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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