“La pioggia è stata un segno per 'restare saldi nella fede'”

La GMG non ha deluso il movimento giovanile gesuita

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MADRID, mercoledì, 24 agosto 2011(ZENIT.org).- I pellegrini riuniti intorno alla sigla MAGIS, convocati dai Gesuiti a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, sono tornati nei loro Paesi d’origine, stanchi ma molto felici.

Il grosso dei tremila pellegrini è stato alloggiato nella scuola gesuita Nuestra Señora del Recuerdo – rende noto la Compagnia di Gesù in Spagna –, e ha iniziato la sua intensa esperienza il 5 agosto a Loyola.

I giovani hanno partecipato a molte delle attività culturali e pastorali offerte dalla GMG. Li hanno colpiti in particolare le catechesi dei Vescovi, la visita all’esposizione delle Reducciones del Paraguay, la preghiera di Taizé e quel po’ di turismo che sono riusciti a fare, come visitare il museo del Prado.

Il venerdì hanno visionato il film MAGIS, che un gruppo di professionisti ha registrato dall’inizio di questa esperienza ignaziana. Dopo la proiezione, si sono recati alla Via Crucis del paseo de Recoletos, che ha sorpreso piacevolmente i giovani di altre culture che non conoscevano questa tradizione religioso-culturale della Spagna.

Gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati dagli atti all’aerodromo di Cuatro Vientos, accompagnati da caldo, vento e pioggia.

Mariel Rodríguez, di Siviglia, ha spiegato di aver visto anche nella pioggia un segno per “restare saldi nella fede”, e le è piaciuto molto che, mentre arrivavano a Cuatro Vientos, i madrileni, per il grande calore, gettassero ai giovani un po’ d’acqua dai balconi. “Nella polvere, nel caldo, Dio era in tutto quello”, ha affermato, sottolineando che l’aspetto più importante che porta dell’esperienza di MAGIS è “moltissima fiducia e vicinanza a Dio”.

Per il coordinatore dei 52 pellegrini indiani, il gesuita Erwin Lazrado, la GMG 2011 “è stata una grande esperienza per il cuore e per l’approfondimento nella fede” dei pellegrini del suo gruppo.

Il tratto della GMG che più porteranno con sé è “il sentirsi uniti in una sola Chiesa”: “in questi giorni ci siamo sentiti un’unica Chiesa cattolica, con il Santo Padre”.

Padre Erwin ha anche segnalato quanto sia stata importante questa esperienza globale per i pellegrini con i quali è andato a Madrid: “Sono giovani di zone rurali che sono stati scelti per partecipare. E’ la prima volta che viaggiano in aereo, che vedono persone di altre culture”.

Il coordinatore della Romania, il gesuita Florin Silaghi, è giunto a MAGIS 2011 con 38 persone che gli hanno già chiesto se possono organizzare un’esperienza simile in occasione dell’Incontro Nazionale Cattolico che avrà luogo in Romania l’anno prossimo.

Della GMG sottolinea il fatto che si sia potuto “scegliere gli atti culturali, spirituali, gli eventi a cui preferivamo assistere” e l’aver avuto la possibilità di “godersi la città”.

Le sue esperienze MAGIS si sono svolte a Málaga (animazione nelle strade), Valencia (dialogo Interreligioso), Manresa (dialogo spirituale) e in alcuni pellegrinaggi.

Culmina così l’esperienza ignaziana proposta dai gesuiti in concomitanza con la GMG 2011, con migliaia di riflessioni, ricordi, scritti, nuovi interrogativi e alcune risposte, ma tutto con l’esperienza comune del fatto che sia stata una nuova, profonda e speciale opportunità per vivere “Con Cristo nel cuore del mondo”.

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ZENIT Staff

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