Insieme per un Dio comune

A Roma secondo Pellegrinaggio Internazionale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio: Un cammino spirituale verso l’integrazione sociale passando attraverso il Dialogo Interreligioso.

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Si è concluso con grande successo il primo appuntamento del secondo Pellegrinaggio Internazionale nell’anno del Giubileo della Misericordia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, inaugurato da S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie.
si è svolto alla stampa estera di Roma il dibattito interreligioso denominato “INSIEME per il Dio comune nella diversità”, perché come asserisce il Santo Padre “La comunità cristiana può e deve favorire il ritorno sincero a Dio di quanti sentono la sua nostalgia […]. Nessuno rimanga lontano da Dio a causa di ostacoli posti dagli uomini!”
Sono intervenuti:
il Rav. Jacov Shalom Di Segni – Rabbino Maggiore e Direttore Ufficio Rabbinico di Roma. Il Rabbino ha aperto il suo intervento con la lettura settimanale del Pantateuco (che domani la Comunità Ebraica di Roma leggerà) “siamo chiamati ad essere Santi, perché Santo è il Signore: un invito ad elevarci spiritualmente ma sempre all’interno di una comunità ed in fratellanza con le altre fedi”. La fede, continua il Rabbino Maggiore, non deve cancellare la propria identità ma appresentare la profonda essenza di un unione tra i popoli.
Dott. Alfredo Maiolese – Ambasciatore di Pace e Presidente dell’European Muslims League che ha citato un versetto del Corano Sura 5 verso 47: “Facemmo camminare sulle loro orme Gesù figlio di Maria per confermare la Torah che scese prima di Lui. Gli demmo il vangelo, in cui è guida e luce, conferma della Torah precedentemente:  monito e direzione per i timorati”.  ha inoltre aggiunto “sono più le cose che ci accomunano rispetto a ciò che ci divide. l dialogo ieri era un invito, oggi è un dovere per l’umanità”
S.Em.za Rev.ma il Cardinale Renato Raffaele Martino, Gran Priore dell’Ordine Costantiniano e Protodiacono di Santa Romana Chiesa. Il Cardinale invita ad un dialogo intenso e costruttivo. Un’esperienza vissuta in prima persona grazie a cinquant’anni di attività che lo hanno portato a visitare quasi il mondo intero nonché a rapportarsi con culture, religioni ed etnie differenti. Il fondamentale deus machina resta la famiglia, nucleo nel quale si costruiscono le basi della tolleranza, del rispetto e del dialogo. Un grande monito lo ha rivolto ai giovani: “l’impegno ed il sacrificio sono prioritari per costruire un futuro migliore”
A moderare il Dibattito è stato il giornalista e scrittore Michele Cucuzza.
Ospite d’eccezione, il recordman e podista per la pace Max Calderan: l’uomo che attraversa i deserti, da lui stesso giudicati luoghi senza confini, sfidando l’impossibile.
Dallo “sport” come strumento per la pace, il dialogo, l’integrazione e l’avvicinamento dei popoli, il Gran Maestro Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, ha voluto sottolineare che  “Questo incontro è soprattutto rivolto ai nostri giovani perché possano contribuire con le giuste azioni ed un corretto linguaggio, a creare una società migliore fatta di grandi valori.”
Durante i tre giorni di pellegrinaggio saranno visitate numerose Porte Sante: Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica di San Giovanni in Laterano, Altare della Cattedra a San Pietro ove le Principesse Maria Carolina e Maria Chiara di Borbone delle due Sicilie riceveranno il Sacramento della Cresima.
L’Ordine Costantiniano si propone la propagazione della Fede e la glorificazione della Croce, ovvero la promozione dei valori di solidarietà cristiana, attraverso il suo contributo d’azione e di attività nelle opere di assistenza sociale e ospedaliera.
 
 

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ZENIT Staff

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