Daily meditation on the Gospel

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In Cristo senza paura

Meditazione della Parola di Dio di giovedì 13 ottobre 2016 – Memoria di San Callisto I, Papa e Martire

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Lettura
La missione di Gesù continua instancabile tra incomprensioni e denunce. Egli fa di tutto per custodire la purezza del suo messaggio di amore e di salvezza. Le folle si accalcano intorno a lui, ma non sono garanzia che il suo messaggio sia sempre ben compreso. Perché non è un’offerta di salvezza al ribasso. Il Vangelo è e resta radicalità di vita e di amore.
Meditazione
Il lievito è ciò che trasforma la farina in pane, che silenziosamente la fa crescere e la rende cibo profumato e commestibile. E se un buon lievito fa un pane saporito, un cattivo lievito manda in malora tutta la farina. Il cattivo lievito della vita per Gesù è l’ipocrisia. Allora, l’ipocrisia dei farisei; oggi, quella di tutti coloro che ne sono seguaci. L’ipocrisia è apparenza ed esteriorità, è falsità e doppiezza, l’ipocrisia pensa a sé e non agli altri e neppure a Dio. L’ipocrisia è subdola, strisciante, oscura, agisce nel segreto. Gesù, invece, ci invita ad agire alla luce del sole, a seguire la via del pieno giorno, a predicare sui tetti le cose bisbigliate all’orecchio. Ci indica un criterio semplice e chiaro di comportamento: parlare ed agire come se tutto quello che facciamo si guadagnasse ogni volta la ribalta delle cronache, come se fosse sempre in prima pagina. Avremmo qualcosa da correggere, da evitare o migliorare? Facciamolo fin da adesso, perché accadrà proprio così. Facciamolo senza remore e senza paura. Perché Gesù ci insegna a non avere paura di quelli che possono uccidere il nostro corpo, ma di quelli che ci possono uccidere dentro, nell’anima. Dobbiamo temere chi ci può indurre a perderci per davvero e per sempre, colui che ci può spedire nella Geenna, che non soltanto ci può fare male, ma ancora di più ci può far fare il male. Bello, poi, sapere che a nostra custodia c’è Dio. Al quale, anche se non ci appare sempre così, non sfugge proprio nulla. Egli conosce pure il numero dei nostri capelli, che nessuno e neppure noi conosciamo. Bello, anzi bellissimo, sapere che noi contiamo, abbiamo e siamo un grande valore e non di fronte a uno qualsiasi, ma agli occhi di Dio. E non lo diciamo noi, Lo dice lui! E questo ci dovrebbe bastare, sempre e in tutto.
Preghiera:
Signore, la nostra vita sia bella e risplenda alla prova della luce; le nostre parole siano provate e approvate soprattutto da te. Concedici di avere paura di quello che ci allontana da te o dai cui ci vuoi allontanare. Rendici coraggiosi testimoni del tuo amore, perché tu ci proteggi sempre, anche quando possiamo perdere questo corpo, a cui tu sai quanto noi teniamo. Fa’ che possiamo apprezzare solo ciò che è prezioso ai tuoi occhi.
Agire:
Cercherò di accordare ciò che dico nel segreto con ciò che esprimo fuori. Rinnoverò la mia fiducia in Dio, sapendo che sono e resterò sempre, qualunque cosa accada, nelle sue mani, le migliori che ci siano.
***
Meditazione a cura di mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, tratta dal mensile MessaMeditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.

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ZENIT Staff

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