Dopo la recita dell’Angelus, il primo pensiero di papa Francesco è andato oggi, domenica 27 agosto 2017, ai Paesi asiatici devastati dalle piogge torrenziali e dalle inondazioni, che a loro volta hanno causato frane e smottamenti.
“Cari fratelli e sorelle, nei giorni scorsi, grandi alluvioni hanno colpito il Bangladesh, il Nepal e l’India settentrionale”, così ha detto il Santo Padre. “Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni e prego per le vittime e per quanti soffrono a causa di questa calamità”, ha proseguito Francesco.
Secondo un bilancio ancora provvisorio, le piogge monsoniche eccezionali di quest’estate hanno causato già centinaia di vittime e migliaia di sfollati. Si tratta delle più gravi inondazioni degli ultimi decenni, che secondo la Croce Rossa Internazionale minacciano ben 24 milioni di persone in tutta la regione.
Non è da escludere che papa Francesco visiterà a fine autunno il Bangladesh. Per la sua posizione sul Golfo del Bengala e sul delta dei grandi fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna, il Paese — uno dei più densamente popolati e più poveri al mondo — è particolarmente soggetto alle annuali inondazioni dei monsoni e cicloni.
Bangladesh, inondazioni (2014) / Wikimedia Commons - Sumon Mallick, CC BY-SA 4.0
Il Papa prega per le popolazioni colpite dalle alluvioni
Parole di papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 27 agosto 2017 / 2