I Papaboys sono pronti "all'appuntamento con la storia"

Oltre 4.000 “ragazzi del Papa” saranno presenti in piazza San Pietro per la doppia canonizzazione di domani

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“Sempre presenti”. È così che i Papaboys rispondono all’appello che giunge per la data storica di domani, 27 aprile 2014, giorno della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.

I giovani che si identificano sotto questo appellativo, coniato in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Roma, nel 2000, si sono dati appuntamento in piazza San Pietro e contano di superare la soglia delle 4.000 presenze. Ci saranno giovani papaboys provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero, dalla Polonia e da Paesi latinoamericani come Argentina, Messico, Paraguay e Colombia.

Del resto, l’associazione dei giovani che seguono il Papa negli anni è cresciuta e si è diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo. Nati sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, maturati sotto quello di Benedetto XVI, con l’inizio del pontificato di Francesco si sono evoluti tecnologicamente. Infatti, si fanno chiamare Papaboys 3.0 e, muniti di telecamerine e computer, in tempo reale riprendono e trasmettono su tutto il web gli eventi ufficiali in diretta dalla Santa Sede e le varie iniziative realizzate dalle realtà del mondo giovanile cattolico.

A dimostrazione della loro “evoluzione tecnologica”, va segnalato che per l’evento della doppia canonizzazione di domani è nato il Papaboys media center, aperto presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci, a pochi metri dal colonnato di piazza San Pietro. Qui i responsabili dell’Associazione hanno dato appuntamento alla stampa e alle testimonianze dei giovani. Sono previste interviste con ospiti come sacerdoti, giornalisti, scrittori, personaggi del mondo della musica e semplici rappresentanti del mondo giovanile. Il comun denominatore tra tutti gli ospiti è “il grande amore verso Giovanni Paolo II, verso tutta la Chiesa, ma soprattutto verso Gesù Cristo”, come si legge in un comunicato.

In queste ore presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, i Papaboys hanno anche organizzato un’adorazione eucaristica iniziata alle ore 9.00 di sabato 26 aprile e che si concluderà alle 2.00 del mattino di domenica 27 aprile. Appena conclusa l’adorazione, i gruppi si sposteranno in piazza San Pietro per prendere posto per la cerimonia di canonizzazione.

“Durante l’Adorazione – spiegano gli organizzatori – verranno letti oltre 40.000 messaggi ed intenzioni di preghiera raccolti da CitizenGO con l’iniziativa Grazie Karol!”. Verranno letti i messaggi di tutti coloro i quali, in occasione della canonizzazione, hanno voluto testimoniare il proprio affetto, la propria gratitudine e la propria preghiera a Giovanni Paolo II.

I Papaboys ci tengono inoltre a comunicare che anche nel mese mariano di maggio proseguiranno gli hangout, in diretta ogni giorno alle ore 23.00, dal titolo In Cammino con Giovanni Paolo II. Si tratta di una serie di trasmissioni in streaming trasmesse sul sito www.papaboys.org, riprese su tutta la galassia dei social network Papaboys 3.0 e registrate su youtube. Ogni sera verrà ripercorsa una tappa del “Cammino” di Giovanni Paolo II e verrà presentato un anno del pontificato del Santo Polacco, con le curiosità, le ultime notizie da Roma e dal mondo e tante testimonianze.

C’è poi anche un’iniziativa editoriale che coinvolge i papaboys, ossia l’uscita del nuovo libro di Ferdy Sapio La vera versione del sé (edizioni Papaboys International srl, Roma 2014), che esce in formato digitale sui web stores. Nel libro, attraverso l’intercessione spontanea delle figure di San Padre Pio, San Francesco, Giovanni Paolo II e il servo di Dio Carlo Acutis, l’autore apre il cuore a Dio in episodi che vengono chiamati “dioincidenze”. 

Ma qual è l’identikit del Papaboys di oggi? A questa domanda risponde Daniele Venturi, il presidente dell’Associazione: “Al fianco di noi fondatori, oggi 40enni, ci sono i giovani, ma c’è anche una nuova generazione di ragazzi del Papa: adolescenti e bambini dai 10 ai 16 anni accompagnati dai sacerdoti delle proprie realtà parrocchiali e dai genitori. Tutti, e questa è la caratteristica principale della nostra realtà, capaci di mettersi in gioco nel cammino della vita, unendo le attività quotidiane come scuola, hobbies ed associazionismo ad una vita di cristianesimo basata sulla presenza reale e costante di Gesù. Con il Papa sempre – quindi – ma nell’amore di Dio.”

(F.C.)

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ZENIT Staff

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