Vaticano - Foto © Pixabay CC0 - Bohemidan, Public Domain

Guatemala: riconosciuto il martirio di p. Maruzzo e di Luis Obdulio Arroyo Navarro

Congregazione per le cause dei santi riconosce anche le virtù eroiche di sette battezzati

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La Santa Sede ha riconosciuto il martirio del sacerdote e missionario francescano Tullio Maruzzo (al secolo Marcello) e di Luis Obdulio Arroyo Navarro, laico del Terzo ordine di San Francesco, entrambi uccisi “in odium fidei” (in odio alla fede) il 1° luglio del 1981 a Quiriguá, nei pressi di Los Amates, nel dipartimento di Izabal, Guatemala.
Ricevendo in udienza il cardinale prefetto Angelo Amato, papa Francesco ha autorizzato infatti ieri, lunedì 9 ottobre 2017, la Congregazione per le cause dei santi a pubblicare i decreti relativi al loro martirio. Lo ha riferito oggi, martedì 10 ottobre 2017, un comunicato della Santa Sede.
Padre Maruzzo, nato il 23 luglio 1929 a Lapio, una frazione del comune di Arcugnano, in provincia di Vicenza, entra insieme a suo fratello gemello nell’Ordine dei francescani. Entrambi ricevono il sacramento dell’ordinazione sacerdotale il 21 giugno 1953 dalle mani dell’allora cardinale patriarca di Venezia e futuro papa Giovanni XXIII, Angelo Roncalli.
Nel 1960 parte come missionario per il Guatemala, dove il suo impegno a favore dei poveri e dei “campesinos” viene sin dall’inizio malvisto e ostacolato dai latifondisti.
Ritornando da un incontro catechistico viene ucciso il 1° luglio 1981 assieme al giovane catechista Luis Obdulio Arroyo Navarro, “che non si stacca mai da lui, pur sapendo essere estremamente pericoloso farsi vedere in sua compagnia”. Entrambi i martiri sono sepolti nella chiesa locale.
Sempre ieri, il Pontefice ha autorizzato anche la pubblicazione di sette decreti riconoscendo le “virtù eroiche” di sette battezzati. Si tratta di quattro uomini — tre sacerdoti e un laico — e di tre religiose.
Tre sacerdoti e un laico
– il Servo di Dio Donizetti Tavares de Lima, sacerdote diocesano. Nato il 3 gennaio 1882 a Cássia, in Brasile, e morto il 16 giugno 1961 a Tambaú, Brasile;
– il Servo di Dio Serafino Kaszuba (al secolo Luigi Casimiro), sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Nato il 17 giugno 1910 a Zamarstynów, vicino Lviv (Leopoli, nell’attuale Ucraina) e morto il 20 settembre 1977 sempre a Lviv;
– il Servo di Dio Magín Morera y Feixas, sacerdote professo della Congregazione della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Nato il 16 novembre 1908 a Sant Matu de Bages, in Catalogna, Spagna, e morto il 28 giugno 1984 a Barcellona, Catalogna, Spagna;
– il Servo di Dio Francesco Paolo Gravina, laico e fondatore della Congregazione delle Suore della Carità di San Vincenzo. E’ nato il 5 febbraio 1800 a Palermo e deceduto il 15 aprile 1854, sempre a Palermo.
Tre religiose e fondatrici
– la Serva di Dio Maria Lorenza Requenses in Longo, fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli e delle Monache Cappuccine; nata nel 1463 circa a Lleida (Lérida, Spagna) e morta il 21 dicembre 1539 a Napoli;
– la Serva di Dio Francesca dello Spirito Santo (al secolo Caroline Baron), fondatrice dell’Istituto del Terzo Ordine di San Francesco di Montpellier. E’ nata il 12 dicembre 1820 a Mailhac (Francia) e morta il 28 dicembre 1882 a Saint-Chinian (Francia);
– la Serva di Dio Elisabetta Rosa Czacka, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ancelle della Croce. Nata il 22 ottobre 1876 a Biała Cerkiew (nell’attuale Ucraina) e morta il 15 maggio 1961 a Laski (Polonia). (pdm)

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ZENIT Staff

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