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Eccomi! Avvenga…

Meditazione della Parola di Dio di venerdì 7 ottobre 2016, Memoria della Beata Vergine Maria del Rosario – XXVII settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Per la memoria della Beata Vergine Maria del Rosario, il Vangelo è incentrato tutto sulla sua esperienza di fede. Maria è figura del vero discepolo del Signore; modello di accoglienza che custodisce la Parola, e Madre che accompagna i primi passi della Chiesa, dopo l’ascensione di Gesù. E della Chiesa ella è l’immagine più autentica. Collocandosi in alto, al piano superiore, indica a tutti come si vive in attesa dello Spirito Santo, per essere pronti alla missione che il Signore ci affida.
Meditazione
Il testo dell’Annunciazione lo conosciamo a memoria, e per questo rischia di scivolare nella nostra vita senza fecondarla e trasformarla. Non ci sconvolge, come accadde invece a Maria. Questo testo porta il segno di tante grandi e belle verità o fondamentalmente di una sola. Della sola verità capace di trasformare la vita, di cambiare l’identità di quanti l’accolgono e credono che “il Signore è con me”! “È”, e non “sarà” nel futuro, o non “sia” come un augurio, ma semplicemente: “Il Signore è presente in te”. È realmente con te, anzi, è in te, siete una cosa sola. Parola che ci conferma che il Signore vuole essere e restare in me. Questa verità porta gioia: “rallégrati”, dice e ci dice l’angelo; comunica speranza: “non temere”, non avere paura, conta su Dio. Maria e noi siamo investiti dalla grandezza di Dio, dalla sua santità, dalla forza irresistibile della sua azione. In Maria e in noi, la nostra umanità fragile, la nostra comprensione, le nostre possibilità, scricchiolano tutte. Chi di noi non presenta a Dio le sue perplessità; che non ci sono le condizioni perché accada ciò che ci annuncia; o che possa accadere qui ed ora, in me, nella mia piccolezza? E così emerge che non mettiamo in conto Dio, che dimentichiamo lo Spirito e la sua potenza che crea e rinnova. Perché pensiamo Dio come se fosse uno di noi, lo pensiamo limitato, condizionato e, peggio, anche impotente. Invece, a Dio nulla è impossibile, né in Maria, né in Elisabetta e neppure in me e in tutti. Dio è Dio e basta! È Dio in tutto e in tutti. È sempre Dio nonostante tutto e nonostante noi. Ma una storia così bella è veramente possibile oggi per me, per noi? Sì, e sempre alla solita condizione. Che come Maria diciamo: fiat! Mi fido, ci sto! Avvenga anche di me, qui ed ora, secondo la tua Parola. E secondo questa eterna sua Parola accadrà, anche questa volta, in ciascuno di noi, l’impossibile.
Preghiera
Signore, donaci una fede umile per dirti un “sì” generoso, spontaneo e incondizionato, come fece Maria. Donaci un amore profondo per comprendere che non ci lasci mai soli. Donaci di riconoscere che tutto quello che è impossibile per noi non lo è per te, non lo è neppure quando si tratta semplicemente di me.
Agire
Lascerò a Dio l’ultima parola, anche quando il suo contenuto, in parte o in tutto, non mi è chiaro, perché mi fido e mi affido a Lui.

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ZENIT Staff

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