Diversità, speranza e bellezza in canto

L’italiana Tosca, la libanese Tania Kassis e la siriana Mirna Kassis si esibiranno nel concerto spettacolo che apre il Meeting di Rimini 2016

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La diversità può essere un bene comune? La speranza può vincere sulle tragedie del nostro tempo? Davvero la bellezza può salvare il mondo? E la musica e il canto, possono essere terra solida su cui costruire nuovi rapporti, fondati sull’amicizia, sulla stima e sul destino comune?
Lo spettacolo inaugurale del Meeting di Rimini 2016, “Un solo canto”, in programma il prossimo venerdì 19 agosto, alle 21.45, all’Arena UnipolSai D3, affronta artisticamente queste domande, interpretandole ed offrendo ad esse una risposta positiva, grazie al coinvolgimento di tre cantanti d’eccezione: l’italiana Tosca, la libanese Tania Kassis e la siriana Mirna Kassis (stesso cognome, ma provenienze molto differenti), in una produzione inedita curata da Massimo Venturiello, attore e regista teatrale .
Il concerto-spettacolo con cui si apre il Meeting 2016, realizzato con la collaborazione della Sagra Musicale Malatestiana, è un viaggio poetico-musicale che ripercorre una delle tragedie del nostro tempo: la fuga dei rifugiati dalle terre della guerra, delle esecuzioni sommarie e del terrorismo. A questi milioni di persone, suggerisce lo spettacolo, non resta che elevare un “solo canto” di speranza.
Voci di questa melodia sono tre interpreti di indiscutibile qualità vocale ed interpretativa. Tosca, cantante, attrice e interprete musicale di altissimo rango, già da tempo ha abbandonato la sua carriera nel pop (ricordiamo la sua vittoria a San Remo con Ron nel 1996, con la celebre “Vorrei incontrarti tra cent’anni”)  per dedicarsi alla ricerca musicale e al teatro canzone. Tania Kassis, soprano libanese dal curriculum stellare, protagonista negli ultimi  anni di tour europei e nordamericani e con all’attivo un emozionante cd, “Live at Olympia” registrato nel leggendario teatro di Parigi. Mirna Kassis, giovane mezzo-soprano siriano, la migliore interprete della sua generazione, capace di percorrere con personalità tutte le strade della musica, dalla lirica al pop, dalla canzone etnica al canto religioso.
Ha dichiarato Tosca, anticipando lo spettacolo: “Noi tre insieme, Tania, Mirna ed io, reciteremo passi molto commoventi sulla situazioni dei profughi e della loro condizione umana. Sarà un vero spettacolo come inno alla pace. Sarà un esempio di come la musica può creare comunione”.
Nel recital sviluppato da Venturiello (attore e regista teatrale  che ha nel suo curriculum collaborazioni con  Lavia, Albertazzi, e nel cinema con Scola, Salvatores, Lizzani, i fratelli Taviani etc ) le tre interpreti canteranno, reciteranno, interagiranno tra loro e coi musicisti che accompagneranno dal vivo ogni istante di questo viaggio multietnico, sviluppato in un melange di linguaggi che va dall’italiano al rumeno, dal francese all’arabo, dall’ jiddish al libanese, dal siriano al portoghese.
In scena con le interpreti ci saranno strumentisti d’eccezione di un orchestra multietnica creata per l’occasione riminese: Giovanna Famulari (pianoforte e violoncello), Massimo De Lorenzi (chitarre), Ermanno Dodaro (contrabbasso), Rashmi Bhatt (percussioni), Ziad Trabelsi (oud), Pasquale Angelini (batteria).
“Un solo canto” si presenta così come uno spettacolo di rara emozione per la sua contemporaneità, per la qualità delle canzoni e musiche, e per la densità delle parole proposte – tratte da passi di celebri autori della letteratura, in alternanza con lettere e confessioni di gente normale del Medio Oriente in fuga dal dolore dalla morte – sempre accompagnate da una messa in scena in grado di accompagnare e coinvolgere gli spettatori in un viaggio verso la luce. Un viaggio che il Meeting propone come percorso verso un destino di speranza.
 

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ZENIT Staff

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