Per la prima volta nella storia, una delegazione ufficiale delle Chiese metodiste e valdesi è stata ricevuta in Vaticano per incontrare il Papa. L’evento è avvenuto oggi con l’udienza che Francesco ha concesso ad una delegazione di pastori e laici della Tavola Valdese e del Sinodo delle Chiese Valdesi e Metodiste, che hanno voluto ricambiare la visita che il Pontefice ha fatto il 22 giugno 2015 al Tempio valdese di Torino.
Guidati dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, il gruppo comprendeva: Greetje van der Veer, Aldo Lausarot, Luca Anziani, Jens Hansen, Lothar Vogel, Maria Bonafede, Raul Matta, Claudio Paravati e Paolo Naso. A seguito dell’udienza con il Santo Padre, la delegazione ha pranzato in Vaticano presso la foresteria di Santa Marta.
Guidati dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, il gruppo comprendeva: Greetje van der Veer, Aldo Lausarot, Luca Anziani, Jens Hansen, Lothar Vogel, Maria Bonafede, Raul Matta, Claudio Paravati e Paolo Naso. A seguito dell’udienza con il Santo Padre, la delegazione ha pranzato in Vaticano presso la foresteria di Santa Marta.
Nessuna notizia da parte della Sala Stampa vaticana riguardo all’udienza; alla NEV (agenzia stampa di notizie evangeliche) il pastore Bernardini ha descritto invece nei dettagli l’incontro che – ha detto – è stato “improntato alla fraternità e all’autenticità nello stile a cui papa Francesco ci ha abituati”.
Con il Papa, si è parlato anche della grande tragedia dei profughi e dell’immigrazione “che interroga il nostro continente europeo e naturalmente anche le nostre chiese”. Nella conversazione sono stati perciò citati i corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Tavola valdese, e che hanno recentemente portato in Italia, legalmente e in sicurezza, già 97 persone considerate particolarmente vulnerabili.
Si è inoltre registrata una profonda sintonia nell’intendere la dimensione ecumenica del dialogo interreligioso, in particolare con l’islam, in un tempo nel quale si rafforzano allo stesso tempo fondamentalismi e pregiudizi.
Si è inoltre registrata una profonda sintonia nell’intendere la dimensione ecumenica del dialogo interreligioso, in particolare con l’islam, in un tempo nel quale si rafforzano allo stesso tempo fondamentalismi e pregiudizi.