480 persone si consacrano all'Immacolata

A San Martino di Schio sono state già consacrate alla Vergine 30.000 persone

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di Antonio Gaspari

ROMA, domenica, 7 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Martedì 8 dicembre, tra le tante e molteplici celebrazioni della solennità dell’Immacolata Concezione, ci sarà anche quella di San Martino di Schio (Vicenza), nella quale 480 persone provenienti dal Triveneto, dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e dalla Liguria emetteranno l’atto di Consacrazione a Maria.

La consacrazione avviene dopo cinque settimane di percorso catechetico. Queste persone andranno ad aggiungersi alle circa trentamila che nel corso degli ultimi 20 anni si sono consacrate alla Vergine a S. Martino di Schio.

Per capire in che cosa consiste la consacrazione e il perché del successo popolare di questa iniziativa mariana, ZENIT ha intervistato Mirco Agerde, vicepresidente del Movimento mariano Regina dell’Amore (http://www.mariachiama.it/gruppogiovani/index.php?option=com_weblinks&view=category&id=1%3Amovimento-mariano-regina-dellamore&Itemid=5).

Agerde ha il compito specifico di preparare con una serie di catechesi tutte le persone che desiderano consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria e che entrano a far parte del movimento nato a Schio (VI).

Che cosa significa che 480 persone si consacreranno al Cuore Immacolato di Maria?

Agerde: La consacrazione a Maria è un rinnovo delle promesse battesimali e – se vogliamo – un rinnovo della stessa Confermazione, attraverso cui desideriamo donare a Maria (e attraverso di Lei a Gesù) la nostra stessa vita perché Ella ci guidi a diventare altrettanti discepoli perfetti di Cristo e, quindi, suoi strumenti per una rinnovata e autentica testimonianza cristiana in tutti gli ambienti di vita sempre più bisognosi di una nuova evangelizzazione.

In fondo altre 480 persone che decidono di darsi a Maria è un fatto che rappresenta, al di là di tutto, un profondo desiderio di spiritualità soprattutto mariana, e il desiderio di uscire e salvarsi da quella che il nostro amato Pontefice Benedetto XVI, ha felicemente definito “dittatura del relativismo”.

Che cos’è il Movimento mariano Regina dell’Amore di Schio, e quali sono i suoi apostolati?

Agerde: Il Movimento mariano Regina dell’Amore è nato in seguito alle Apparizioni della Madonna a Renato Baron, avvenute tra il 1985 e il 2004, nelle quali e attraverso le quali Lei si è definita Regina dell’Amore. Da una decina d’anni il Movimento è accolto dalla Chiesa di Vicenza come ecclesiale con la nomina da parte della Diocesi di un Assistente.

Il Movimento tuttavia si estende al di là del territorio berico con circa 300 gruppi di preghiera sparsi in oltre 5 Nazioni europee e altre extraeuropee.

Le sue finalità, suggerite dalla Madonna, sono la diffusione della devozione mariana attraverso la pratica della Consacrazione al suo Cuore Immacolato, la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, le opere di carità fraterna rivolte soprattutto a soli e abbandonati.

A tal proposito è stata anche costruita, in questi nostri luoghi, una casa per soli e abbandonati denominata “Casa Annunziata”, che funziona già da 12 anni con più di 50 anziani che le famiglie non possono o non vogliono tenere. Contemporaneamente sono sorte anche due missioni in Kenya e Brasile che si occupano di più dei bambini poveri, soli e abbandonati.

Perché il Cuore Immacolato di Maria? Vi rifate a qualche tradizione particolare? Fate riferimento al messaggio della Madonna di Fatima?

Agerde: Il messaggio di Fatima è quanto mai presente nel nostro cammino, così come è presente il grande esempio del grande Papa del “Totus tuus” Giovanni Paolo II; è presente anche S. Luigi Grignon de Monfort, che speriamo di veder annoverato un giorno tra i dottori della Chiesa proprio perché egli ha capito più di tutti il grande valore e il segreto della Consacrazione alla Madonna. Ma certo la nostra spiritualità parte essenzialmente da quanto ricevuto qui, e che in fondo si pone in continuità con le grandi apparizioni del passato, ma con una sottolineatura profonda a professare pubblicamente la fede per essere popolo di Dio che converte il popolo di Dio.

A Oxford hanno cancellato il Natale. In Spagna un giudice ha ordinato di togliere i crocifissi dalle pareti. In un mondo così secolarizzato come si fa a preservare e tramandare la fede in Cristo attraverso Maria?

Agerde: Gran parte della società europea, e non solo, vive oggi come se Dio non ci fosse, anzi sembra volere scatenare una nuova persecuzione contro i cristiani e il cristianesimo in maniera cruenta e incruenta! In fondo noi stiamo vivendo tempi che potremmo definire “della nuova crocifissione di Gesù”. Sotto la Croce però c’era Maria, che nel momento in cui Gesù moriva e gli Apostoli scappavano ha conservato tutta la fede e l’insegnamento del Figlio suo per poi ritrasmetterlo ai discepoli.

Anche oggi – in questa nuova crocifissione operata persino nell’Europa dalle radici cristiane – c’è Maria che ancora una volta opera come Madre e conserva la fede attraverso tanti uomini e donne di buona volontà; c’è con Lei lo Spirito Santo che sta suscitando nella chiesa tanti nuovi Movimenti che annunciano una nuova Pentecoste, una nuova primavera cristiana.

Quali sono le ragioni che vi spingono a recitare il rosario e a pregare Maria?

Agerde: Quando il Figlio dell’uomo tornerà sulla terra, troverà ancora la fede? Per quanto detto sopra ci sentiamo di rispondere: “Sì”, sì perché troverà Maria con tutte le conversioni e le vocazioni che Ella sta operando e suscitando in questi tempi attraverso la sua potente intercessione e azione materna. Per questo oggi è importantissima la devozione e la consacrazione mariana; attenzione però: chi è veramente devoto di Maria non si limita alle pratiche devozionali, ma attraverso queste sente crescere nel suo cuore la stessa ansia salvifica di Maria, il suo stesso desiderio di portare Gesù a tutti gli uomini; si innamora dei Sacramenti e in primis dell’Eucaristia, attraverso la Quale il vero devoto sente crescere l’anelito di consumare la sua vita, anche nelle sue proprie occupazioni quotidiane, per la gloria di Dio e la salvezza delle anime; sente il desiderio di diventare veramente “Totus tuus” e spendersi totalmente per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria nel mondo.

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ZENIT Staff

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