Lettura
Il Vangelo di oggi ci narra alcuni consigli di Gesù, mentre egli si sta dirigendo verso Gerusalemme ben consapevole di cosa lo attende, sul rapporto degli adulti con i piccoli e gli esclusi. In quel tempo erano molte le persone escluse ed emarginate, che non potevano cioè partecipare alla vita comunitaria. Molti di loro perdevano la fede. Il testo che oggi meditiamo ci offre affermazioni fuori del comune che, se prese letteralmente, causano in chi ascolta perplessità se non addirittura scandalo.
Meditazione
«Gesù disse ai suoi discepoli: “Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa”». Un bicchiere d’acqua: poca cosa, ma che agli occhi del Cristo merita tanto, perché ciò che viene fatto ai suoi è fatto a Lui stesso; tanto è l’amore con cui ci ama. Ancora, aggiunge che, per chi è di scandalo, sarebbe meglio essere gettato in mare. Lo scandalo, letteralmente, è una pietra lungo il cammino, una pietra nella scarpa; è ciò che impedisce ad una persona un buon cammino. Scandalizzare i piccoli, è essere motivo e occasione di abbandono del cammino di fede per chi è incapace di difendersi. Per chi fa questo, la sentenza è inequivocabile: sarebbe meglio per lui esser gettato in mare. Ancora, vengono usati verbi come “tagliare” e “togliere”: Gesù sembra ordinare di tagliarsi la mano o il piede, e di cavarsi l’occhio, nel caso in cui fossero motivo di scandalo, pur di non entrare, integri, nell’inferno, o Geènna. È evidente che queste frasi non possono essere prese alla lettera, ma vogliono sottolineare che la persona è invitata ad essere radicale nella sua scelta di Dio e del Vangelo. La Geènna era il nome di una valle vicino Gerusalemme, dove si gettava l’immondizia della città, e dove c’era sempre un fuoco acceso per bruciare l’immondizia. Questo luogo, pieno di cattivo odore, per la gente del tempo simboleggiava la situazione della persona che non partecipava al Regno di Dio. Infine, ci viene fatta la raccomandazione di avere sale ed essere in pace gli uni con gli altri, perché lungo il cammino si è corresponsabili gli uni degli altri: si parte e si arriva insieme.
Preghiera
Dio, Padre nostro, guidaci nel cammino della nostra vita, perché seguiamo fedelmente il comandamento che tu stesso ci hai insegnato: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”. Donaci di accogliere e soccorrere con bontà i più bisognosi e, soprattutto, aiutaci a preservare i più piccoli, i puri, dalle iniquità del nostro tempo.
Agire
Farò una donazione ad un’opera di carità.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Sale e pace — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Giovedì 23 Febbraio – S. Policarpo, Memoria